Calamità naturale a Terracina, in attesa della “dichiarazione” poche ore di tempo per presentare richieste di risarcimento danni

Foto di Jolly Barone

I cittadini di Terracina devono ancora riprendersi dalla paura e dallo choc di ieri ma devo già fare i conti con la realtà. Rialzarsi innanzitutto e mettere mano al portafogli per riparare i danni, cercando un varco nel ristoro possibile attraverso la dichiarazione dello stato di calamità. Ma non c’è tempo da perdere, perché il Comune ha cinque giorni effettivi di tempo per inviare le richieste ed è per questa ragione che ha emesso un avviso pubblico per invitare i cittadini a presentare le proprie istanze entro e non oltre il primo novembre 2018. La comunicazione ufficiale campeggia nella home del sito istituzionale del Comune di Terracina: “La richiesta di risarcimento per l’eventuale ristoro danni, che sarà comunque subordinata allo stato di calamità naturale da parte della Regione Lazio e/o dello Stato potrà essere presentata, ENTRO E NON OLTRE il 1 novembre 2018 (la sede ex Tribunale rimarrà appositamente aperta), tramite pec inviata all’indirizzo posta@pec.comune.terracina.lt.it, o tramite posta elettronica ordinaria all’indirizzo email denunciadanni@comune.terracina.lt.it  ovvero consegnata a mano presso la sede dell’ex Tribunale. La denuncia deve avere per oggetto la dicitura DENUNCIA CALAMITÀ NATURALE. Il modulo da compilare è scaricabile dal sito del Comune di Terracina. Alla denuncia andrà allegata la seguente documentazione:

1 – copia del documento d’identità

2 – copia del libretto di circolazione o carta di proprietà (in caso di denuncia danni ad un veicolo)

3 – documentazione fotografica

In allegato, il modello da compilare per la denuncia dei danni”.

Intanto lo stesso Comune rende noto che le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse fino a domenica 4 novembre e riapriranno lunedì 5 novembre. Verrà emessa apposita ordinanza.

Di seguito un aggiornamento da parte del sindaco Nicola Procaccini: “Trascorse quasi 24 ore da quella cosa maledetta che ha distrutto il Centro Storico alto e basso della città, portandosi via la vita del povero Nunzio, continua ad esserci un grave pericolo per tutti coloro che si recheranno nei luoghi della sciagura. Centinaia di proiettili di vetro e cemento rischiano di colpire chiunque oltrepassi i nastri della polizia locale. Chi abita all’interno degli edifici nelle zone rosse, ma non ha registrato seri danni, deve comunque rimanere all’interno delle abitazioni e non scendere in strada fino a quando i vigili del fuoco non avranno rimosso tutti i pericoli. Finalmente sono arrivate delle piattaforme adeguate per lavorare sugli edifici in declivio del Centro Storico Alto. Ed hanno iniziato a farlo. Un po’ (tanta) di pazienza e arriveremo dappertutto. Nel frattempo, vi do due informazioni principali. Le scuole resteranno chiuse anche domani. Abbiamo iniziato da pochi minuti a raccogliere le autocertificazioni per i danni subiti presso la sede del Comitato Operativo all’ex Tribunale. Questa attività durerà fino a tutto il primo novembre”.