Commercio a Latina, ecco i mercatini che verranno. La delibera approvata

Marco Capuccio
Approvato oggi dal Consiglio comunale di Latina, dopo una lunga discussione, l’atto di indirizzo per l’adozione del Piano del commercio sulle aree pubbliche, redatto dall’architetto Raniero Grassucci.
La delibera, emendata dall’opposizione e anche dalla maggioranza con voti unanimi, è stata definitivamente approvata dai consiglieri di Latina Bene Comune, del gruppo misto, e da Nicoletta Zuliani del Pd mentre le altre minoranze si sono astenute.
L’astensione
Le motivazioni dell’astensione da parte dell’opposizione sono riconducibili alle dichiarazioni della consigliera di Foza Italia, Giovanna Miele, rilasciate a margine della seduta odierna.
“Il piano del commercio, quello presentato oggi in Consiglio comunale dall’amministrazione Coletta, è purtroppo completamente privo di un contributo e di un indirizzo politico – ha spiegato Mile – , che sarebbe dovuto arrivare da un assessore che è assente da quattro mesi. Le beghe interne, le trattative col Pd, il tempo perso per spartirsi le poltrone, tutto a discapito della città. Oggi ne abbiamo la prova: in aula è arrivato un atto di esercizio amministrativo, non certo una delibera con contenuti politici. Manca una visione d’insieme, non ci sono elementi che rendono coeso questo piano sul territorio. Il commercio non è un tema staccato da altri settori amministrativi, anzi. Il commercio coinvolge la viabilità, l’urbanistica. Tanto per fare un esempio, non ci sono elementi circa il destino dell’area del parco Falcone e Borsellino. Mancano programmazione e previsioni progettuali. L’impressione è che si sia regolato l’esistenza senza una visione chiara del futuro. Cosa che chiaramente era impossibile fare considerata l’assenza di un assessore al ramo”.
Cosa prevede l’atto di indirizzo
La delibera è stata presentata dal presidente della commissione Attività produttive Marco Capuccio. L’atto di indirizzo, che resterà aperto al contributo dei cittadini e alle categorie interessate, ai sensi dell’articolo 9 dello statuto comunale, prevede l’implementazione della rete di vendita nella zona nord di Latina tramite l’istituzione in Strada Pantanaccio
e nell’area di Borgo Bainsizza di un Mercato agricolo di vendita diretta (anche detto “Mercato Contadino”) di tipo settimanale e nella nella zona della Marina di Latina tramite individuazione di un’area presso Rio Martino da destinare a posteggi “fuori mercato” che svolgano attività di “street food” e di un mercatino ittico da concedere a soggetti che vendano al dettaglio prodotti provenienti dall’esercizio della loro attività; mercatini stagionali quotidiani e serali da istituire in piazza dei Navigatori e sulle piazzole della Strada
Lungomare, da destinare alla vendita di opere del proprio ingegno e di piccolo artigianato di propria produzione di individuazione di una serie di posteggi “fuori mercato” stagionali quotidiani di tipo non alimentare per la vendita di “articoli da mare”, da ubicarsi in Strada Foce Verde (altezza parcheggio bus), Strada Lungomare (altezza Foce Capo Portiere) e Strada Casilina Sud (altezza parcheggio autoveicoli) e in Strada Litoranea-Borgo Grappa. Prevede inoltre l’individuazione di un mercato “specializzato” a merceologia esclusiva destinato alla vendita di particolari merceologie appartenenti al settore non alimentare, da istituire in Via Filippo Corridoni; l’ndividuazione di posteggi “fuori mercato” nell’area del Parco Falcone e Borsellino da destinare ad attività di street-food; l’implementazione della rete di vendita nella zona “Q5” tramite l’individuazione posteggi “fuori mercato” di tipo
alimentare, che il mercato settimanale di Latina Scalo venga trasferito in piazzale dell’Ambrosia finché la sua abituale sede non sia messa in sicurezza; che nell’area della prima circonvallazione sia interdetto il commercio itinerante; che le determinazioni sull’organizzazione del Mercato settimanale R6 saranno adottate all’esito dell’istruttoria
pubblica ex articolo 9 Statuto comunale.  Gli emendamenti hanno riguardato piccoli ritocchi per le iniziative previste a Borgo San Michele, piazza Dante e area verde di via Grassi.

L’intervento di Coletta

Il sindaco Damiano Coletta si è un po’ risentito della polemica sollevata dall’opposizione sull’assenza di un assessore alle Attività produttive dal momento che dopo le dimissioni di Giulia Caprì, ufficializzate a luglio quando sostanzialmente il piano in discussione era stato già definito, la delega al commercio è rimata nelle sue mani e mai scoperta grazie alla collaborazione del vice sindaco Maria Paola Briganti e del presidente della commissione Capuccio. Ad ogni buon conto Coletta ne ha approfittato per informare l’aula che la struttura commerciale di via Verdi – oggetto di ordinanza di sgombero – sarà rivalutata e assegnata tramite bando.