Covid Aprilia, diffuso sui social il nome di un positivo: il sindaco minaccia la denuncia

“Basta diffondere informazioni sensibili sui social, in merito ai casi positivi. Non serve e anzi, in questa situazione, rischia di generare panico e comportamenti che mettono in pericolo la sicurezza di tutti”. Il Sindaco di Aprilia, Antonio Terra, si è visto costretto ad intervenire in merito al dilagare sui social, in questi ultimi giorni, di nomi e informazioni sensibili riguardanti i casi positivi al Covid-19 registrati in Città.

Era stata la figlia del titolare di un bar di Aprilia a lanciare un appello Su Facebook perché venissero tolti i post relativi alla sua famiglia e a spiegare quanto stavano passando anche per colpa di chi aveva reso noto il nome di un paziente positivo al Covid, violando la privacy sui dati sensibili: “Mio padre ha manifestato i primi sintomi dopo la chiusura del bar. Dopo ci siamo attivati tempestivamente e, come di dovere, attenuti scrupolosamente al protocollo sanitario. Dato che abbiamo un locale pubblico ci è sembrato opportuno e doveroso avvisare quante più persone possibili”.

“Non è giusto però – ha continuato – che una persona subisca una gogna mediatica soprattutto considerando che non ha esposto nessuno a rischio volontariamente ad esempio lavorando stando male”.

Per questo il primo cittadino ha spiegato: “Tutte le verifiche sui possibili contatti dei cittadini che risultano positivi al virus vengono condotti in questi giorni in maniera impeccabile dal personale sanitario. Non c’è nessun bisogno di diffondere nomi e cognomi. Peraltro ricordo che pubblicare informazioni sensibili è un reato. E il Comune di Aprilia si riserva di segnalare alle autorità preposte, per procurato allarme, tutti coloro che diffondono tali informazioni sui social o attraverso i sistemi di messaggeria istantanea”.

Al momento attuale sono 14 i cittadini apriliani risultati positivi al Covid-19. Di questi, 8 sono ricoverati presso strutture sanitarie e 5 sono in isolamento domiciliare, mentre uno risulta guarito e già rientrato a casa.

“È sicuramente un momento delicato per la Città – ha concluso il primo cittadino – I dati ci dicono che attualmente siamo uno dei Comuni ad avere una percentuale molto contenuta di casi positivi rispetto alla popolazione residente. Ma significa che dobbiamo continuare a collaborare tutti insieme. Rimanendo a casa e osservando le prescrizioni delle autorità sanitarie, ma anche evitando di diffondere informazioni false al solo scopo di creare situazioni di panico che rischiano di produrre comportamenti presi d’impulso ed effetti disastrosi per il nostro territorio”.