Discarica di Borgo Montello, Marchiella: “Qual è il destino del sito di rifiuti?”

Andrea Marchiella

Il capogruppo di Fratelli d’Italia di Latina, Andrea Marchiella, ha presentato un’interrogazione sulla discarica di Borgo Montello durante il question time di oggi, 18 ottobre.

Il fantasma dell’ampliamento del sito di rifiuti incombe sulla città. La Systema Ambiente ha chiesto nei giorni scorsi alla Regione Lazio una decisione in merito alle autorizzazioni richieste per la “sopraelevazione degli invasi” e al Tmb. Così un tema di cui generalmente si preferisce non parlare è tornato in tutta la sua complessità.

“Qual è il destino del sito di rifiuti urbani di Borgo Montello a Latina? – ha chiesto oggi Marchiella – Quali sono i procedimenti amministrativi che interessano il sito, che questa amministrazione intende porre in essere?”. Un argomento particolarmente sentito dal consigliere, nato e cresciuto proprio nella frazione che ospita la discarica.

“Dagli organi di stampa apprendo della convocazione di una conferenza dei servizi per il prossimo 28 ottobre, presso la Direzione regionale rifiuti, che dovrà valutare la richiesta di ampliamento presentata dalla Systema Ambiente, società che ha acquistato dal fallimento le quote di Ecoambiente detenute da Latina Ambiente.

Un’operazione che comporterà un aumento di circa 38 mila metri cubi di rifiuti da stoccare nel lotto B gestito dalla società stessa. Ricordo che il sito non era presente nel documento preliminare al Piano rifiuti regionale, le cui osservazioni da parte di Enti, comitati e cittadini sono scadute lo scorso 5 ottobre. In queste settimane, però, abbiamo assistito al rilascio da parte della Regione di un’autorizzazione alla società Indeco per la realizzazione di un impianto a biometano”.

“La mia interrogazione – ha continuato Marchiella – nasce dunque da una constatazione: sulla questione non si sono espressi il sindaco Coletta e l’assessore all’Ambiente Lessio. Allo stesso tempo risulta che la Systema Ambiente abbia inviato una missiva alla Regione Lazio, ai curatori fallimentari della Latina Ambiente e al Comune di Latina per chiedere una decisione in merito alle autorizzazioni richieste per la “sopraelevazione degli invasi”. Diversamente richiederà indietro i 2,5 milioni di euro investiti per l’acquisto del 51% delle quote che furono della Latina Ambiente. Una situazione a dir poco caotica, davanti alla quale l’amministrazione deve fornire risposte, una volta per tutte!”.