Elezioni, dieci Comuni sottosopra: dopo i commissari inizia la grande bagarre

Cinquantuno candidati a sindaco per dieci Comuni della provincia, Latina, Terracina, Minturno, Sperlonga, Castelforte, Itri, Priverno, Pontinia, Roccasecca dei Volsci e Norma, ben 2062 aspiranti alla carica di consigliere comunale di cui 936 solo nel capoluogo. La metà dei Comuni è commissariata ed è chiamata al rinnovo delle amministrazioni dopo un periodo di gestione ‘straordinaria’ dopo il fallimento della politica. Si è chiusa ieri la presentazione delle liste ed è partita ufficialmente la volata elettorale stabilendo come primo principio la grande voglia di partecipazione e un certo appeal elettorale che ha spinto molti a mettersi in gioco, tra vecchi nomi e volti nuovi.

I candidati nel capoluogo. A Latina ci sono 12 candidati sindaci per 31 liste e 936 cittadini in corsa al Consiglio, quasi un candidato ogni 130 abitanti nel capoluogo (leggi tutti i nomi). Si sfideranno Alessandro Calvi per Forza Italia con quattro liste, Nicola Calandrini per Fratelli d’Italia con cinque liste, Enrico Forte del Pd con tre liste, gli indipendenti Marilena Sovrani con due liste, Davide Lemma con una lista, Marco Savastano con una sua lista e quella di Casapound, Danilo Calvani con una lista del 9 dicembre Forconi, Gianni Chiarato con due liste, Damiano Coletta del Movimento Latina Bene Comune con tre liste, Salvatore De Monaco dell’Msi con una lista e Angelo Tripodi con le ‘Civiche Unite’ e sei liste a sostegno. Infine l’ ultimo candidato a presentare ieri a sorpresa una lista è stato Giuseppe Antonio Mancino de La Sinistra per i diritti. Si vota il 5 giugno prossimo dalle 7 alle 23, poi si partirà con lo scrutinio immediato. Il 19 giugno ci sarà l’eventuale ballottaggio fra i primi due classificati, qualora nessuno ottenga la maggioranza assoluta dei consensi.

Nel 2011. A Latina cinque anni fa furono tredici i candidati sindaco e ventisei le liste presentate alle elezioni comunali. Il centrodestra, candidò a sindaco Giovanni Di Giorgi e si presentò con sette liste: PdL, Progetto per Latina (di Cirilli), Udc, La Destra, Alleanza per Latina-Città Nuove (Polverini), Lista Di Giorgi, Lega Federalista mentre il centrosinistra puntò su Claudio Moscardelli e presentò anch’esso sette liste, poi la costellazione di altri undici candidati (c’era anche Danilo Calvani). Vinse Giovanni Di Giorgi al primo turno con il 50,6%. Quest’anno la gara è tutta da giocare e con molte più incognite. A cominciare del centrodestra diviso e dall’incognita legata alla forza delle civiche, per ora solo sulla carta e tutta da testare.