Emergenza rifiuti? Corto circuito tra Comune, Rida e Latina Ambiente. Lessio non accetta “lezioni”: Altissimi stia attento a ciò che dice

Roberto Lessio

E’ in atto tra il Comune di Latina, i curatori fallimentari della Latina Ambiente e la Rida Ambiente uno scontro sulla presunta emergenza rifiuti che, a causa dell’incendio dell’impianto di Tmb del Viterbese, starebbe interessando il capoluogo pontino.

Ieri il Comune di Latina ha avvertito la cittadinanza di un disservizio nella raccolta dei rifiuti da parte della Latina Ambiente a causa di un “intasamento” nella sede di conferimento, la Rida Ambiente di Aprilia, presso la quale la Regione ha convogliato i rifiuti in precedenza destinati all’impianto danneggiato dal rogo. L’assessore all’ambiente Roberto Lessio, quindi, invitava gli utenti di Latina a differenziare il più possibile per evitare che l’indifferenziato restasse nei cassonetti o in strada considerando il rallentamento del servizio.

Oggi la Rida Ambiente, con un comunicato dell’amministratore unico Fabio Altissimi, ha replicato con una una lunga nota che il proprio impianto di Aprilia non sta vivendo alcun affaticamento e che i rifiuti provenienti dal viterbese “rappresentano il 7/8% della propria capacità, tra l’altro non ancora satura rispetto a quanto autorizzato”.  Altissimi ha quindi affermato che se problemi ci sono a Latina sarebbero attribuibili alla Latina Ambiente, riferendo di una telefonata ricevuta dai curatori per chiedere il prolungamento dell’orario di conferimento presso l’impianto di Aprilia per l’elevata giacenza di rifiuti nella sede di stoccaggio della Latina Ambiente a causa dell’indisponibilità dei mezzi da prendere a noleggio.  L’amministratore unico della Rida Ambiente ha quindi detto che la versione fornita da Lessio era infondata. Apriti cielo.

Lessio, nel primo pomeriggio di oggi, per tutta risposta ha ricordato ad Altissimi che il Comune di Latina è uno dei principali “clienti” della Rida Ambiente e che pertanto avrebbe dovuto prestare migliore attenzione alle proprie affermazioni. Questo per il tono, poi per il resto l’assessore all’Ambiente ha fornito un’altra verità rispetto a quella di Altissimi, confermando quanto detto ieri poiché scaturito dalla segnalazione pervenuta al Comune dai curatori fallimentari della società Latina Ambiente. “Curatori verso i quali confermiamo la nostra stima” ha aggiunto Lessio, fornendo il testo di una missiva degli stessi di seguito riportata.

“Pregiatissimi,
Vi comunichiamo che, a seguito dell’incendio dell’impianto TMB di Viterbo ed il trasferimento di parte dei rifiuti di Roma nord e Rieti presso l’impianto Rida di Aprilia, si stanno registrando eccessivi tempi di attesa per i nostri conferimenti al suddetto impianto. Al momento la Latina Ambiente sta fronteggiando una situazione di notevole criticità, non potendo tuttavia escludere nei prossimi giorni il verificarsi di ritardi e disagi nel servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati. Eventuali conseguenti disservizi non potranno essere ovviamente imputati alla sottoscritta azienda. Cordiali saluti”.

A questo punto l’assessore all’Ambiente del Comune di Latina ha affermato di essersi attivato presso l’assessorato regionale (prima con l’assessore Buschini e poi con il dottor Migliorelli) per verificare l’evoluzione della situazione. “I Comuni che avrebbero dovuto recarsi ad Aprilia risultavano essere sette, anche se Rida oggi ci dice che sono solo quattro. Ne prendiamo atto – recita una nota stampa di Lessio -, ma risulta perfettamente corrispondente alla verità che ci si è informati per tempo, anche attraverso i nostri uffici, come era nostro dovere istituzionale fare. Del resto siamo perfettamente a conoscenza dell’abbondante disponibilità ricettiva dell’impianto Rida (409 tonnellate annue – il doppio dell’attuale fabbisogno di smaltimento di rifiuti indifferenziati dell’intera Provincia di Latina) concessa alcuni fa dalla Regione Lazio”.
“Così come – si legge nel comunicato dell’assessore di Latina – risulta pacifico che quello di Casale Bussi a Viterbo è il quarto impianto Tmb andato a fuoco negli ultimi anni nella Regione Lazio: ‘regolarmente’ di notte e tutti nel mese di giugno, cioè all’inizio dell’estate. Senza contare il recente rogo dell’impianto di Eco X di Pomezia: azienda che risulterebbe in avanzatissima fase di fallimento. In ultimo, non sfugge che il nostro invito ai cittadini a potenziare la raccolta differenziata, anche in prospettiva della costituzione dell’Azienda Speciale, possa esser risultato “abrasivo”, per così dire, nei confronti di chi attualmente fa affari con i rifiuti indifferenziati”.

“Di conseguenza – conclude Lessio – non si accettano lezioni da nessuno, perché ben diversi e contrastanti sono gli obiettivi, anche se dai toni dell’amministratore delegato di Rida a volte si tende a confondere i ruoli: l’amministrazione si occupa di difendere l’interesse collettivo, il privato il suo tornaconto imprenditoriale”.

Al di là del battibecco tra Lessio e Altissimi sarebbe interessante conoscere anche la verità della Latina Ambiente, atteso che il Comune di Latina confida in una proroga dell’esercizio provvisorio della società fallita che sulla carta scade il 30 gennaio. La società è ancora in grado di gestire il servizio fino all’avvio dell’Azienda Speciale? Le difficoltà di questi giorni sono dovute agli effetti dell’incendio di Viterbo o come all’indisponibilità di mezzi e in questo caso perché?