Espropri a Latina, ok a quattro riconoscimenti di pubblica utilità consolidata

Ilario Marino, Angelica Vagnozzi e Celina Mattei

Espropri a Latina: prima tranche di quattro proposte di delibere di Consiglio comunale per “riparare” iter imperfetti che potrebbero costare al Comune oltre 12 milioni e mezzo (la richiesta dei privati) su un totale di 20 e mezzo di euro. Potrebbero, perché molto dipenderà dalla valutazione dell’Agenzia del Territorio sui singoli immobili che non è detto vada a coincidere con la stima dei privati cittadini, che attendono da decenni la liquidazione delle somme loro spettanti.

Oggi l’ok alle quattro proposte di deliberazione da parte della commissione Governo del territorio, presieduta dalla consigliera Celina Mattei: favorevole il voto dei commissari di Lbc; astenuta la consigliera Nicoletta Zuliani del Pd, l’unica dell’opposizione presente in aula al momento del voto.

A relazionare sull’argomento è stata la dirigente Angelica Vagnozzi; presenti alla seduta anche il funzionario responsabile del Patrimonio Ilario Marino, gli assessori Emilio Ranieri e Gianmarco Proietti, con deleghe rispettivamente al Patrimonio e al Bilancio.

Tutte e quattro le proposte deliberative, all’ordine del giorno della commissione di oggi, prevedono che il Consiglio comunale, in conformità all’originaria dichiarazione di pubblica utilità dei beni “espropriati”, riconosca l’interesse pubblico dell’opera realizzata sugli stessi ai fini dell’acquisizione delle aree in questione al patrimonio indisponibile del Comune.

Dopodiché, in base a quanto riferito dal dirigente Vagnozzi, servono altri due step per completare l’iter: la valutazione dei beni da parte dell’Agenzia del Territorio; il riconoscimento del debito e relativa liquidazione. Stiamo ai primi passi… dopo decenni di cause per quasi tutti gli espropri.

Le quattro delibere riguardano il terreno sul quale è stata realizzata la scuola di piazza Aldo Moro (chiesti 11.848.000); due aree utilizzate per la realizzazione di strade, nei pressi di Santa Rita (chiesti 155mila euro), nella zona dell’attuale via Amaseno (chiesti 457mila euro); un terreno in via Casilina per la realizzazione di un parcheggio (chiesti 224mila euro).