Estorsione all’imprenditore, sorveglianza speciale per Gina Cetrone e il marito

Gina Cetrone

Sorveglianza speciale con obbligo di dimora nel comune di residenza per Gina Cetrone e il marito Umberto Pagliaroli.

Questa mattina i poliziotti della divisione anticrimine della Questura di Latina hanno notificato ed eseguito il decreto di sottoposizione alla misura preventiva emesso dal Tribunale di Roma (sezione Misure di prevenzione su proposta del Questore di Latina), formulata a seguito di complessa attività investigativa, nei confronti della consigliera della Regione Lazio, e del coniuge attualmente ristretto agli arresti domiciliari, pertanto nei confronti di quest’ultimo l’esecuzione resta sospesa.

L’azione investigativa per l’emissione della sorveglianza speciale ha preso spunto dall’operazione Scheggia della squadra Mobile di Latina nel gennaio 2020 sulla criminalità organizzata operante nel territorio pontino, quando venne eseguita l’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma. In quel momento fu disposta custodia cautelare in carcere nei confronti degli esponenti di vertice del sodalizio criminale della famiglia Di Silvio, Armando, detto Lallà, unitamente ai figli Gianluca e Samuele, nonché Gina Cetrone e Umberto Pagliaroli, indagati a vario titolo per estorsione, atti di illecita concorrenza e violenza privata, reati aggravati dal metodo mafioso.

Il Tribunale di Roma ha confermato la gravità delle condotte poste in essere dalla coppia, consistenti nell’intimidazione commessa ai danni di un imprenditore in evidente stato di difficoltà ed il patto con esponenti di un gruppo criminale per la gestione della campagna elettorale e la disinvoltura da essi dimostrata nell’avvalersi di personaggi pericolosi per il raggiungimento dei propri obiettivi, indicativi di un pericolo attuale e concreto di reiterazione.