Florovivaisti pontini in crisi, Trano chiede un fondo straordinario

I florovivaisti pontini sono in crisi, a raccogliere le loro rimostranze è il deputato pontino Raffaele Trano che chiede un fondo straordinario.

“A soffrire tanto e molto più di altri la crisi economica generata dall’emergenza coronavirus sono le aziende florovivaistiche, che per settimane sono state costrette a investire per curare le piante, a raccogliere i fiori e a buttarli essendo chiusi mercati e negozi, l’export bloccato e i diversi eventi annullati, compresi i matrimoni. Una piaga soprattutto in provincia di Latina, dove un’ampia fetta dell’economia ruota attorno al florovivaismo”.

Qualcuno per sensibilizzare ha anche regalato mazzi di fiori davanti ai supermercati del capoluogo pontino: il lockdown è stato davvero difficile da affrontare.

Con la modifica dell’articolo 222 del decreto “Rilancio” è stato introdotto lo stop al pagamento dei primi 6 mesi di contributi alle aziende, ma non basta secondo Trano. Attualmente è in corso presso la Camera dei deputati, e nei prossimi giorni sarà oggetto di parere da parte della Commissione Finanze, l’esame delle “Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico”.

Si tratta di una legge destinata a ridisegnare l’intero settore. Previsti anche lo stanziamento di 2 milioni di euro per le attività di comunicazione e di promozione del settore e 2 milioni di euro di risorse ministeriali per finanziare progetti di ricerca e di sviluppo.

“Visto che al settore – ha concluso il presidente della Commissione finanze alla Camera – occorrono intanto risposte celeri per far fronte alla crisi, torno però anche a chiedere al Governo l’istituzione di un fondo straordinario, come avevo già fatto durante il lockdown insieme alla collega Nadia Aprile, oltre alla quantificazione dei danni e delle perdite di chances che tramite alcuni consiglieri avevamo fatto pervenire informalmente alle Regioni Lazio e Puglia”.