Fondi, restano le misure restrittive. Maschietto: “Non siamo certo autorizzati allo shopping”

Beniamino Maschietto

A Fondi ieri è rimbalzata la notizia della nuova ordinanza regionale emessa la sera precedente sempre per far fronte alle diverse esigenze in questo momento di emergenza sanitaria da coronavirus. Sui social in molti hanno detto che sarebbe stato meglio mantenere disposizioni più strette, visti anche gli ultimi 6 contagi in città. Si tratta di persone che giorni fa erano stati sottoposti a tampone naso-faringeo, classificati quali “indeterminati” e pertanto ad essi è stato rinnovato il tampone. Sono familiari di concittadini già risultati positivi da tempo, tutti si trovano già in quarantena domiciliare, sono seguiti attraverso la telemedicina e i rispettivi medici di base e ad oggi manifestano con minore intensità la forma virale.

L’idea di molti era quindi che la nuova ordinanza rendesse i residenti più liberi.

Per questo il vice sindaco Beniamo Maschietto è intervenuto per fare chiarezza. “Con il nuovo provvedimento – ha spiegato – non è cambiato assolutamente nulla in merito al rispetto rigoroso delle prescrizioni che tutti dobbiamo osservare al fine di limitare il più possibile il rischio di contagio. Solo con il pieno rispetto delle misure restrittive da parte della cittadinanza è infatti possibile circoscrivere la diffusione dell’epidemiologia in corso”.

“Le ordinanze relative all’emergenza – ha aggiunto – sono emanate dalla Regione e non dal Comune, il quale non interviene nel merito delle disposizioni ma è esclusivamente tenuto a farle osservare. Le attività economiche e produttive autorizzate in questi giorni sono state ritenute essenziali e di pubblica utilità e relative esclusivamente a indifferibilità, come l’acquisto di prodotti per l’igiene o la predisposizione delle buste paga per i dipendenti della filiera Mof, o ad urgenze, ad esempio la riparazione della caldaia e la sostituzione del frigorifero”.

“Ad oggi – è stato chiaro Maschietto – non siamo di certo autorizzati a fare shopping ma ci è concesso usufruire eventualmente di tali servizi soltanto per particolari esigenze”.