Forza Italia, la candidatura di De Meo rompe gli schemi: dalla periferia politica in Europa per il cambiamento

Alessandro Calvi, Salvatore de Meo, Giuseppe Simeone,

Rompere gli schemi, il concetto della periferia politica va ribaltato perché è proprio nella periferia politica che ci sono le migliori energie. La candidatura di Salvatore De Meo alle europee parte con un impulso “rivoluzionario” all’interno del partito di Forza Italia, impostando una campagna elettorale dal basso e soprattutto volendo testimoniare che un amministratore locale (la periferia politica) che vive il territorio h24 conosce meglio di quei big che con hanno mai fatto neanche i consiglieri comunali i bisogni dei cittadini.

Classe 1971, da nove anni sindaco di Fondi, eletto la prima volta con oltre il 55% e la seconda con il 75%, si è presentato oggi a Latina, presso l’hotel Europa, per ufficializzare la sua candidatura nella Circoscrizione Italia Centrale (Lazio, Umbria, Marche e Toscana). Ad attenderlo mezza provincia azzurra, dirigenti del partito, e tanti amministratori comunali da Aprilia a Minturno. “Una bella iniezione di fiducia”, ha esordito vedendo la sala gremita che non ha potuto contenere tutti i presenti, rimasti fuori fino alla fine dell’incontro. Con lui al tavolo il coordinatore provinciale di Forza Italia Alessandro Calvi e il consigliere regionale azzurro Giuseppe Simeone.

“Di Salvatore De Meo basta dire che al suo secondo mandato di sindaco è stato eletto con il 75% dei voti, se non hai fatto bene la prima volta questa percentuale te la sogni”. Così Calvi su De Meo, come a dire che il candidato alle europee è il migliore che il partito potesse scegliere. Ha fatto gli onori di casa Calvi; il coordinatore regionale Claudio Fazzone non ha potuto partecipare perché impegnato a Roma con la definizione della lista. Ma è proprio sulla lista che si è soffermato un attimo Calvi, incassando uno scoscio di applausi: “La candidatura della Mussolini è inopportuna; la candidatura di De Meo è una sfida importante per tutti noi, per il nostro territorio, un’occasione per non possiamo farci sfuggire”. “Alla vigilia delle elezioni provinciali ci davano per morti, invece oltre a confermare tre consiglieri ne abbiamo avuto uno in più. Con il coordinatore regionale ci siamo confrontati, in maniera schietta, all’indomani di questo brillante risultato”.

L’evento all’hotel Europa, oggi pomeriggio, il punto sul partito ha sottratto qualche minuto a De Meo, ma deve esserne valsa la pena per gli azzurri presenti. “Non è possibile far rientrare dal portone principale chi se ne è andato”, ha aggiunto Simeone a proposito delle candidature che rischiano di passare sulla testa di quanti finora hanno portato il carretto. “Per De Meo – ha ripreso il discorso principale – dobbiamo fare un lavoro di squadra, esattamente come abbiamo fatto per le provinciali. Certo i numeri sono diversi, ma tutti quanti noi dobbiamo lottare per l’elezione di De Meo, raggiungendo quante più persone possiamo e soprattutto facendo capire l’importanza di esprimere una preferenza. Dobbiamo fare un grande gioco. Forza Italia a livello nazionale arranca un po’, ma in questa provincia abbiamo risposto presente con la candidatura di De Meo che è il migliore. Lo è come sindaco, ma anche come candidato alle europee perché facendo parte da quattro anni è membro effettivo del Comitato europeo delle Regioni, aderendo al Partito Popolare Europeo”. Eccolo De Meo, l’azzurro con il passaporto in regola per il Parlamento Europeo e con la capacità, perla rara tra i politici, di “saper ascoltare”.

Un sindaco che con l’Anci sa il fatto suo. Domani sempre a Latina prenderà parte ad un comitato tecnico scientifico per “intercettare” i fondi europei. “Come sindaco posso dire di aver ottenuto il più grosso contributo europeo che Fondi abbia mai avuto, dieci milioni di euro. Sono stati spesi, e rendicontati – ha precisato De Meo, per la rigenerazione di due quartieri, scuola, impianto sportivo, opere di urbanizzazione, contributi alle imprese e borse di studio. Molti Comuni non riescono a spendere i contributi europei, altri ancora non riescono neanche ad intercettarli perché gli amministratori non sono preparati e non lo sono neanche i funzionari”.

In sala, tra il pubblico, i consiglieri provinciali neo eletti, ma anche tutti coloro che si sono candidati e che, come ha detto Simeone, hanno fatto un lavoro di squadra. Tutti presenti a sostenere la candidatura di De Meo. Un amministratore stimato anche da chi non è del partito di Forza Italia. Notata all’ingresso dell’hotel Eleonora Della Penna, ex presidente della Provincia di Latina: “Sono qui perché stimo il sindaco di Fondi, è una brava persona”.

De Meo ha mostrato sicurezza nell’affrontare i temi europei, perché crede fermamente nell’Europa, più come uno spazio culturale che geografico. Perché De Meo a Fondi si sente cittadino europeo quanto uno studente della generazione Erasmus. Contrario alla costruzione di muri, favorevole ad un piano Marshall per le migrazioni. “L’Europa ha commesso i suoi errori, troppa rigidità, insensibile ai diversi gridi di allarme. Noi vogliamo andare in Europa per migliorarla. Mi aspetto da questa provincia, che vanta i principi nobili del manifesto di Ventotene, risponda positivamente a queste elezioni esprimendo la preferenza”.

L’appello al voto è ai moderati, come moderato è il partito di Forza Italia sin dalla sua nascita, per rappresentare tutti. Dal tavolo un in bocca al lupo anche al sindaco uscente di Monte San Biagio, Federico Carnevale, per la sua rielezione il prossimo 26 maggio e a tutti i candidati consiglieri comunali azzurri della provincia di Latina.

Un pensiero particolare De Meo lo ha rivolto a Stefano Zappalà, fondatore di Forza Italia in provincia di Latina, scomparso un anno fa. Due volte europarlamentare, l’unico della provincia di Latina, “uomo tenace e brillante”, con il quale ha detto di aver condiviso molto e di averlo tanto apprezzato come amministratore e come politico.  “Mi piacerebbe prendere il suo testimone”, le parole commosse di De Meo.