A Fossanova il pasticcio dell’albergo statale, il sindaco Bilancia: fu un affidamento illegale, pagheranno i responsabili

L'albergo di Fossanova

“Nel caso vengano richiesti danni al Comune di Priverno, i costi non dovranno pesare sulle spalle dei cittadini ma di chi ha sbagliato.” Non lascia adito a dubbi il breve e significativo commento del sindaco Anna Maria Bilancia sulla vicenda dell’albergo di Fossanova, alla positiva notizia del respingimento del ricorso al Tar di “Agostino a mare” contro l’ordinanza del 2 settembre scorso con cui il Comune vietava il proseguimento dell’uso dell’immobile.

Anna Maria Bilancia
Anna Maria Bilancia

“Agostino a Mare” pagherà subito le spese di giudizio, come emerge dalla sentenza del tribunale amministrativo. Fino ad oggi la società ha gestito l’albergo senza averne legalmente titolo, in quanto l’immobile le fu affidato con la determinazione 110 del 22 marzo 2013, quando il bene non rientrava più nella disponibilità del Comune, essendo scaduta nel 2009 la concessione da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali.

La sezione di Latina del Tar ha sentenziato a favore del Comune di Priverno rilevando l’illegittimità dell’intera operazione, confermando il parere dell’avvocato Piccari del Comune che già nel 2014 riteneva che nella condotta degli uffici comunali si potessero ravvisare estremi penalmente rilevanti. “Condotta che ha arrecato danno al Comune – si legge in una nota stampa dell’amministrazione -, sia dal punto di vista dei mancati introiti per la concessione dell’albergo, sia dalle parcelle per gli avvocati che il Comune stesso ha dovuto incaricare per la propria difesa e, come se non bastasse, per risarcire i danni che la Soprintendenza ai Beni Culturali ha già minacciato di chiedere a questa amministrazione. Tutto questo per non parlare degli esborsi diretti per acqua e energia elettrica, spese sostenute dal Comune, senza alcun onere per il gestore”.

“Ora il Comune farà sì che l’albergo di Fossanova rientri nella disponibilità dello Stato – afferma il sindaco Bilancia – tornando alla Soprintendenza ai Beni Culturali, con l’auspicio che presto possa assolvere la propria funzione nel rispetto della legge, soddisfacendo il bisogno di ricettività turistica di uno dei siti più belli e suggestivi della nostra Regione qual è il Borgo di Fossanova con la sua abbazia, in un progetto più ampio che vede la sinergia di diverse strutture. Il Castello di San Martino è certamente una di queste strutture. L’intenzione dell’Amministrazione è quella di valorizzare Villa Tolomeo Gallio, per tutti ‘il Castello di San Martino’ appunto, perché possa divenire un efficace volano di sviluppo per la città di Priverno e tutto il comprensorio. A tal fine si sta preparando un bando pubblico per aggiudicare il bar e il resto dell’immobile, ora chiusi ma presto affidati ad una gestione in grado di valorizzarli adeguatamente a beneficio della comunità. Fossanova e San Martino, due punti strategici per lo sviluppo del nostro territorio, per troppo tempo sono stati utilizzati in modo improprio. Per troppo tempo nulla hanno reso alla comunità ma, addirittura, sono arrivati a pesare su di essa in termini di manutenzione e di bollette per le attività commerciali di cui erano sede. Una prospettiva che deve cambiare in tempi brevi facendo tornare i due siti di importanza storica e paesaggistica al ruolo che ad essi compete”.