Gaeta, Icar Latina e Volvo accelerano per ridurre la plastica in mare

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Non solo sicurezza stradale e fabbricazione di auto che inquinano il meno possibile.

La Volvo prosegue la sua missione all’insegna della sostenibilità grazie al progetto “LifeGate PlasticLess”, il cui fine è quello di ridurre l’innumerevole presenza di plastica nei fondali marini.

Dopo Marina di Varazze, Marina di Cattolica e Venezia Certosa Marina, questa mattina anche il porto Santa Maria di Gaeta si è dotato del dispositivo Seabin, il cestino che rimuove i rifiuti galleggianti dall’acqua.

A farsi promotori di questa iniziativa Barbara Donati e Renzo Calzati, titolari della concessionaria Icar di Latina ed esempi virtuosi di imprenditori attivi, soprattutto per i risultati raggiunti in linea con i brand del marchio Volvo.

Una sensibilità verso la risorsa mare che cresce proprio tramite l’installazione dei Seabin capace di catturare dalla superficie circa 1,5 chilogrammi di detriti al giorno, ovvero oltre mezza tonnellata all’anno di tutto ciò che l’uomo getta in mare, comprese le microplastiche fino a 2 millimetri di diametro e le microfibre fino a 0,3 millimetri.

Trovandosi nel sale marino e venendo ingerite dai pesci, le microplastiche entrano nella nostra catena alimentare.

“Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta della Volvo – ha dichiarato Barbara Donati – poiché avremmo contribuito a migliorare e far crescere il territorio nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’ecosostenibilità. Siamo orgogliosi dell’investimento compiuto. Guardiamo al domani che ci aspetta”.

E’ stato Renzo Calzati, della concessionaria Icar di Latina, ad estrarre dalla banchina del molo di Gaeta il dispositivo.

Impressionante la quantità di rifiuti pescati, tra i quali bottiglie di plastica e accendini.

“Dobbiamo ripristinare – ha sottolineato Calzati – la salute del nostro mare. Facciamo nostre le tematiche etiche del brand che rappresentiamo”.

Obiettivi condivisi dal comandante della Capitaneria di porto di Gaeta, Massimo Lombardi che sprona residenti e turisti a “prendere coscienza del senso civico e ad offrire il buon esempio alle nuove generazioni”.

“E’ un progetto – ha continuato il neo assessore ai rifiuti Felice D’Argenzio – che parte bene. Coinvolge gli enti, le istituzioni, le associazioni di categoria, gli operatori e deve muoversi ancor di più in tale ottica”.

Per il direttore dell’Attività portuale del Mar Tirreno centrale, Lucio Paone, e per il presidente del Consorzio industriale del sud pontino, Salvatore Forte, occorre fermare la dispersione di plastica in mare, servendosi di un’economia circolare e del riciclaggio.

“Un mare di idee – ha detto il presidente del Confcommercio Lazio sud, Giovanni Acampora – contro un oceano di plastica è lo slogan dell’iniziativa che sposo in pieno. Abbiamo bisogno di educare alla conservazione e valorizzazione del territorio che ci circonda per un turismo sostenibile”.

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