I sindacati sono in lutto ma anche sul piede di guerra per la morte bianca dell’operaio di Sonnino. Ad intervenire sono la Ugl e la Cgil.
“L’ennesimo incidente sul lavoro in provincia di Latina non può passare inosservato – scrive la Ugl – Come fa tempo chiediamo, occorrono scelte più coraggiose la parte delle situazioni per garantire a chi lavora sui cantieri e in ogni altro luogo di poter preservare la propria salute. Non è più tollerabile che nel 2020 le famiglie debbano non riabbracciare più il proprio caro uscito per andare lavoro – dicono il segretario regionale Armando Valiani e i due segretari dell’Utl Latina Ivan Vento e Alberto Ordiseri – Bisogna urgentemente intervenire per potenziare i controlli e garantire la massima sicurezza nei luoghi di lavoro. Come organizzazione sindacale stiamo facendo la nostra parte cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno delle morti bianche ma questo non basta senza l’intervento delle istituzioni”.
“Basta stragi sul lavoro – dice invece la Fillea Cgil – Bisogna ripartire dalle regole e dall’applicazione dei giusti contratti di lavoro. Alla famiglia di Giovanni Torelli vanno le nostre sentite condoglianze e tutto il nostro sostegno – dichiara Francesco Chiucchiuolo, segretario generale della Fillea CGIL di Frosinone e Latina – Chiediamo venga fatta chiarezza sui ritmi di lavoro e sulle eventuali pressioni nei confronti degli operai sulle impalcature e nei cantieri. Soprattutto in un periodo in cui le alte temperature aggravano le condizioni di lavoro degli edili. E’ assolutamente prioritario ricostruire il settore partendo dai controlli, ma soprattutto dall’applicazione delle regole normative e contrattuali. Solo la lotta al dumping contrattuale, al rispetto delle regole sull’orario di lavoro, la centralità della formazione del sistema bilaterale e l’introduzione di veri indicatori di congruità negli appalti, potranno salvare la vita di migliaia di lavoratori e lavoratrici”.