Latina, caso migranti: da Lbc monito sulla questione umanitaria. Calandrini (FdI): “Basta sbarchi”

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Latina Bene Comune entra a gamba tesa sul caso dei migranti a Latina, e fa alcune precisazioni.

Gabriella Monteforte

Il sindaco di Latina, in accordo col Prefetto e con la Asl, ha preteso che fossero fatti urgentemente i tamponi a tutti i migranti, per individuare subito eventuali contagiati. Fatto non scontato – ha sottolineato Gabriella Monteforte, coordinatrice LBC e consigliera comunale di maggioranza – I tamponi sono stati eseguiti in tempi rapidissimi, anche grazie alla collaborazione della Asl”.

Anche la scelta del luogo, la ex Rossi sud, era quella più idonea per LBC: “Il sindaco di Latina, in accordo con la Provincia, ha individuato la ex Rossi Sud come sistemazione transitoria in attesa degli esiti degli esami. Il sito ha consentito il loro isolamento e ha impedito che ci fossero contatti con i residenti“. Per Floriana Coletta, anche lei come Monteforte medico e componente del consiglio generale LBC, “una operazione obbligata che è stata gestita in maniera molto oculata grazie proprio all’esperienza medica del sindaco e che ha consentito di avere un quadro rapido della situazione, evitando situazioni di rischio per la comunità. Ecco perché – aggiunge – ho trovato così spiacevoli tanti dei commenti letti sui social in queste ore”. “Sotto l’aspetto umano – sottolinea invece la dottoressa Elettra Ortu La Barbera, altro esponente del consiglio generale – va fatta un’ulteriore riflessione: ci siamo già dimenticati della solidarietà e dell’accoglienza anche di chi sta male? Va inoltre ricordato che parliamo di minorenni – la maggior parte dei 55 arrivati, 38 – per giunta non accompagnati”.

La riflessione di LBC è anche politica. “Davvero siamo disposti a calpestare la nostra umanità – dicono dal movimento – pur di alimentare la macchina del fango contro il sindaco, tacciato di aver portato il coronavirus a Latina, quando invece ha preteso che la cittadinanza fosse tutelata, dopo mesi di sacrifici? L’ennesima polemica strumentale, che a nulla serve se non a fomentare il conflitto sociale, e che definisce chi la alimenta”.

Nicola Calandrini

Nel frattempo oggi il senatore Nicola Calandrini ha incontrato il nuovo prefetto Maurizio Falco. Dal prefetto “mi sono state fornite delle rassicurazioni rispetto al percorso che seguiranno coloro che non sono infetti e che sono stati condotti presso una struttura di Cori, rispetto a coloro che invece sono risultati positivi al Covid 19 e che al momento sono presso la zona fiere ex Rossi-Sud. Ho espresso al Prefetto le mie perplessità circa la scelta di un’area tanto vasta. Ringrazio sua eccellenza per la disponibilità e per la sensibilità sul tema, dove non serve fare demagogia, ma bisogna trovare soluzioni concrete in grado di controllare l’immigrazione clandestina e ridurre i rischi di contagio.
Purtroppo gli sbarchi sono notevolmente aumentati nell’ultimo periodo, e questo a causa di precise scelte del governo nazionale che sta attuando delle politiche scellerate, mettendo a rischio gli sforzi fatti dagli italiani in questi mesi di restrizioni e lockdown. Proprio perché il coronavirus non può dirsi sconfitto, come dimostra il numero di contagi che sta tornando a salire in altri paesi europei, sono necessari strumenti diversi e strutturali per frenare questi sbarchi incontrollati e l’arrivo di persone positive al virus che possano eludere i controlli e girare indisturbate per il paese. Fratelli d’Italia da tempo chiede che sia attuato il blocco navale. Il Governo invece agisce in modo estemporaneo e superficiale e non fa nulla per fermare gli scafisti. È un atteggiamento folle che rischia di vanificare i sacrifici di questi mesi, e che non è possibile tollerare”.