Latina criminale su Report, le reazioni. Cozzolino: “Possiamo impedire che accada ancora”

La puntata di Report di ieri sera (7 dicembre), che conteneva un approfondito servizio su Latina e le ultime inchieste che hanno coinvolto la famiglia di origine sinti Di Silvio, l’ex deputato Pasquale Maietta ed ex tesoriere di Fratelli d’Italia, ha causato tutta una serie di reazioni nel capoluogo. Anche sui social non si parla d’altro. La vicenda del capoluogo pontino era inserita in un servizio più ampio, “Cinque sfumature di nero“, che ha spiegato come il partito di Giorgia Meloni sia il primo in Parlamento per numero di arrestati per ‘ndrangheta.

Vicenda che in città tutti conoscono bene, a partire dagli arresti nell’operazione Olimpia e poi Arpalo. 

“Report ieri sera – ha detto il nuovo segretario di Lbc, Elettra Ortu La Barbera – ci ha fatto fare un tuffo nel nostro passato cittadino. Un passato che da quando c’è Latina Bene Comune al governo della città sembra lontanissimo, per il modo di amministrare la cosa pubblica e per la relazione instaurata con la comunità, basata sul rispetto dei diritti e dei doveri reciproci.

La trasmissione Rai ci ha fatto ripiombare all’improvviso in un passato che però non è così lontano: parliamo di fatti avvenuti poco più di quattro anni fa e di cui ancora come comunità subiamo gli strascichi amministrativi, giudiziari e perché no, di immagine. Un’immagine che con fatica Latina Bene Comune, con il sindaco Damiano Coletta, è riuscita già a modificare in senso positivo.

Ieri sera Report ha fatto riemergere in tanti latinensi quel senso di indignazione e di rabbia che ha fatto sì che Latina cambiasse la sua storia, radicalmente, nel 2016”.

Poi pensa alle prossime amministrative: “Certo, non è tutto scomparso con un colpo di spugna e dobbiamo restare con gli occhi bene aperti. Tanto c’è ancora da fare, la rivoluzione è appena cominciata e i risultati di questo lavoro iniziano a vedersi ora. Ecco perché è importante unire tutte le forze perché la nostra città possa continuare il suo percorso verso la legalità, la sistemazione delle questioni; c’è bisogno di mettere in campo la forza di tutti i cittadini che hanno a cuore il destino della città e dei suoi abitanti, che vogliono continuare a sentirsi orgogliosi di Latina e non più riempirsi di vergogna quando se ne parla in televisione. Il nuovo passato possiamo essere noi, così come il prossimo futuro: uniamo le forze progressiste e moderate per risollevare la città, insieme”.

Valeria Campagna chiarisce: “La Latina raccontata stasera non è la mia città. Quella era la Latina di pochi, dove criminalità e politica andavo letteralmente a braccetto.  La mia città, e la sua storia, stasera voglio ricordarla con due foto di due momenti in cui mi sono sentita finalmente orgogliosa di essere una latinense. Due momenti che non dimenticherò mai.

La prima del 17 ottobre 2015, giorno in cui migliaia di cittadini hanno spontaneamente manifestato sotto la Questura per ringraziare le Forze dell’Ordine dopo l’operazione Don’t touch. ‘Non abbiamo scoperto nulla che voi non sapevate’ disse il Questore De Matteis in quell’occasione.

La seconda è del 15 dicembre 2016, giornata in cui ho avuto l’onore di consegnare al Questore De Matteis il riconoscimento come cittadino onorario di Latina.

Quello che conta è che la mia città oggi è diversa. Questa è la città di cui sono orgogliosamente cittadina e rappresentante. Questa è la nostra Latina, finalmente libera”.

“Siamo solo noi cittadini – ha commentato anche Alessandro Cozzolino” che possiamo impedire che fatti come questi accadano ancora. Vigilando, stando attenti a quel che scegliamo di fare e di votare, ricordandoci che far finta di nulla ci ha fatto toccare il fondo.