Daniele Mariani ha combattuto fino all’ultimo la sua battaglia. In questi anni ha sempre nascosto le difficoltà e le sofferenze, di un uomo che ha guardato in faccia la vita proponendole in cambio il sorriso in risposta ad una malattia gravissima.
I suoi 62 anni sono ben radicati nella sua città, Latina, da dove si allontanava solo per lavoro, nel campo della finanza. Non poteva non vivere i suoi luoghi di appartenenza e alimentare l’amore per il calcio, vissuto da dirigente e calciatore. Fino a ricoprire contemporaneamente l’una e l’altra carica. Le cronache parlano di lui, del presidente e giocatore della Samagor. La prima ricoperta per impegno e professionalità, la seconda per diletto, quando c’era da completare la lista di gara con un nominativo. Ma in settimana si allenava sodo, attendendo la chiamata del mister, come l’amico di una vita Gennaro Ciaramella. E’stato peraltro uno dei simboli della squadra Amatori Agora Fitness e poi Samagor, gruppo storico che vinse in Italia dieci scudetti.
Daniele Mariani è stato uno dei padri fondatori della Virtus Latina, che nel 2007 riportò il calcio nel capoluogo pontino. E’ stato inizialmente vicepresidente della società, che poi nel corso degli anni, cambiando denominazione in Latina Calcio, scalò la vetta fino a sfiorare la massima serie. Nel cuore sempre il nome di Latina, come dimostra l’ingresso negli ultimi tempi nel Nuovo COS Latina e come il nome di Latina Futura, l’associazione culturale di respiro politico di cui è stato tra i fondatori. E poi ancora tanto si può dire del Daniele Mariani cantante, musicista, corista, atleta, giocatore di paddle e anche presentatore, come nel dicembre del 2021, nella serata di Orgoglio Nerazzurro. L’orgoglio che dimostrato con fierezza fino all’ ultimo.
I funerali si celebreranno domani alle 15, presso la chiesa di Santa Domitilla a Latina.