Sono 13 i rinvii a giudizio per quanto riguarda lo scandalo della vendita del piazzale della stazione di Gaeta. Tra loro, due i nomi che risaltano: Cosmo Mitrano, attuale consigliere di Forza Italia, e Salvatore Forte, vicepresidente del Consorzio Industriale.
Due i passaggi chiave contestati dalla Procura di Cassino ossia, la vendita del piazzale e la sua trasformazione da area servizi ad area parcheggio, passaggio deciso dall’attuale Amministrazione comunale.
Sono tre principalmente le fasi dell’indagine in cui gli inquirenti vogliono vederci chiaro: la prima riguarda la procedura di vendita del piazzale che sarebbe servito alla realizzazione dello scalo della metropolitana Formia-Gaeta. La seconda fase dell’indagine è concentrata sulla vendita dell’area, avviata con un avviso pubblico a fine giugno del 2018 ma senza adeguata pubblicità. Appalto al quale partecipò solo una società, la ‘Cavour srl’. che si aggiudicò per oltre 400mila euro, non solo le particelle inserite nel bando, ma anche dei pezzi aggiunti direttamente nell’atto di alienazione del 15 gennaio 2020.
L’ultima fase dell’indagine è concentrata invece sui tempi record con cui la Giunta ha trasformato il piazzale da zona riservata a servizi scolastici e ferroviari in zona parcheggi, tutt’ora privato. Giunta che allora era guidata dall’ex sindaco Cosmo Mitrano.
Il processo inizierà a Marzo del 2024 e non ci sono parti civili costituite.