Latina, riprendono le attività ambulatoriali: oltre 50mila prestazioni accumulate

Sono riprese, dopo lo stop dovuto al coronavirus, le attività ambulatoriali. La decisione della Regione Lazio è legata al buon andamento dei dati epidemiologici sia a livello regionale che locale.

Il passaggio dalla situazione di emergenza a quella che tende a riportare nella “normalità” il sistema, tuttavia, non è operabile come se fosse sufficiente “girare l’interruttore della luce”. Durante i tre mesi di sospensione si sono accumulate 50.000 prestazioni ambulatoriali inevase, relative a persone il cui stato di disagio di salute, nello stesso periodo, non si è certo fermato.

Molte sono state le iniziative che, già in periodo emergenziale, sono state poste in essere per non sospendere quel modello di continuità assistenziale che sta alla base dei principi dell’azione della Asl di Latina e che, già a partire dal mese di giugno del 2019, ha portato all’avvio del programma +Vita. I pazienti cronici più gravi, infatti, sono stati seguiti a distanza dai nostri specialisti della diabetologia e della pneumologia e la cardiologia ha già avviato un programma sperimentale di telemedicina, in alcuni casi con l’erogazione di prestazioni diagnostiche a domicilio, riservato ai pazienti portatori di dispositivi impiantabili. Iniziative di continuità assistenziale in remoto, tra l’altro, sono state organizzate con successo anche dalla Neuropsichiatria Infantile.

Non si sono fermate neanche le attività rivolte ai pazienti oncologici mantenendo inalterata e in sicurezza l’erogazione di prestazioni di medicina nucleare e di radioterapia.

L’Azienda sanitaria di Latina ha istituito, dalla metà del mese di maggio, una specifica task force, coordinata direttamente dal Direttore Sanitario Giuseppe Visconti, finalizzata, in primo luogo, a porre in sicurezza gli ingressi delle strutture deputate all’erogazione delle prestazioni, all’attivazione delle agende necessarie per organizzare tutte le attività ambulatoriali e, quindi, per richiamare i pazienti in attesa per ricollocarli nei nuovi spazi ambulatoriali individuati.

L’operazione da gestire, in contemporanea con la necessità di riorganizzare spazi fisici e attività all’interno del Goretti, ha elementi di complessità paragonabili, se non superiori, a quelli che questa Azienda ha dovuto gestire quando è stato necessario riconfigurare le attività per l’incombenza dell’emergenza Covid.

Di qui, l’inevitabile senso di confusione che più di un cittadino ha dovuto sopportare, in questi giorni, laddove si è creata l’esigenza di prenotare una nuova prestazione ambulatoriale. Disagio di cui ci si scusa con i cittadini e, al tempo stesso, ci si impegna a risolvere nelle prossime settimane ma che si chiede di affrontare con la necessaria pazienza e rispettando il lavoro degli operatori sanitari poiché l’obiettivo che si intende raggiungere è quello di non lasciare indietro nessuno.

I pazienti che necessitano di diagnostica per immagini presso il Goretti sono già stati tutti inseriti nelle nuove agende di recupero ed entro la metà del mese di luglio 2020 tutte le prestazioni sospese saranno effettuate. Per quanto riguarda le prestazioni sospese di cardiologia ed otorino, presso il Goretti, sono tutte recuperate entro la fine del mese di giugno.