Mini lockdown a Latina: LBC contro la Lega. “Prima di tutto il senso di responsabilità”

I contagi aumentano ogni giorno in tutta la provincia, con città più attenzionate di altre e Latina che adesso è oggetto di un mini lockdown imposto dalla Regione su tutto il territorio provinciale. Provvedimento alquanto discusso, ma in vigore, e con regole precise da rispettare.

Matteo Salvini durante un incontro a Terracina, 3 luglio 2020

La Lega viene da una campagna elettorale di fuoco a Terracina e Fondi e, per il ballottaggio, si è vista protagonista di una cena con Salvini che sta facendo parlare tutta l’Italia perché sarebbe stata momento di contagio tra i presenti: la Lega oggi nega l’esistenza di un cluster elettorale a Terracina e respinge le accuse. Nei giorni scorsi il capogruppo in Regione Angelo Tripodi, ha anche presentato una interrogazione al presidente Nicola Zingaretti.

Il sindaco Coletta durante la consegna delle mascherine ai gestori dei locali nella via dei pub, 31 maggio 2020

Latina Bene Comune, ed in particolare il suo consiglio generale, commenta l’atteggiamento della Lega, riportando l’attenzione sull’operato dei sindaci sul territorio. “Latina è chiamata ad un’altra dura prova, quella del mini lockdown. Nella fase acuta dell’emergenza, con Damiano Coletta, il capoluogo – afferma LBC – ha saputo coniugare le misure restrittive per proteggere la gente dal Covid, con la difesa degli interessi delle imprese e del commercio. Ora, con il dialogo istituzionale, sta cercando soluzioni con la Regione perché le nuove restrizioni non gravino in modo eccessivo sulle imprese locali. Questo si chiama senso di responsabilità, buona amministrazione.
La Lega pone interrogazioni, ma non si domanda quale sia il costo sanitario ed economico di una campagna elettorale a tratti “leggera”. Non esiste un cluster a Terracina? Non sta alla politica stabilirlo, ma è dovere della politica evitarlo“.