Misure restrittive per chi è tornato dalla zona rossa: isolamento e divieto spostamenti

Dopo l’ordinanza regionale anche la Asl di Latina stila le regole da seguire per chi è tornato dalla zona rossa. Le disposizioni si sono rese necessarie dopo che, una volta capito cosa avrebbe vietato il decreto dell’8 marzo, in molti hanno preso d’assalto treni e mezzi per uscire dalle zone in cui le misure sarebbero state più stringenti. In tanti si sono riversati al centro e al sud dove i numeri di contagiati e morti sono ancora contenuti.

Un esodo che potrebbe aumentare il numero di contagi. Per questo già ieri la Regione Lazio e oggi la Asl di Latina, ha preso la decisione di limitare gli spostamenti di queste persone. Alcuni di loro hanno permessi di lavoro e sarà comunque complicato prevedere oltre alle regole da seguire anche controlli mirati. E’ richiesto a tutti un grande senso di responsabilità, sperando che questa volta l’appello possa essere ascoltato. L’obiettivo è quello di limitare i contagi per evitare il collasso del Servizio sanitario nazionale.

Tutte le persone presenti nel territorio della provincia di Latina che nei 14 giorni antecedenti alla data di pubblicazione del DPCM 8 marzo 2020 hanno fatto ingresso, stanno facendo o faranno ingresso nella Regione Lazio provenienti dalla Regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, devono comunicare tale circostanza alla email dedicata rientrozonarossa@ausl.latina.it.

Devono indicare nella mail nome, cognome, codice fiscale, indirizzo, telefono mobile (cellulare), indirizzo email, medico di base e sua email, datore di lavoro e sua email, provincia di provenienza, data di arrivo in provincia di Latina.

Devono anche osservare la permanenza domiciliare, il divieto di spostamenti e viaggi e di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza fino a 14 giorni dalla data del rientro, salvo comparsa di sintomatologia o diversa valutazione a cura del Dipartimento di prevenzione.

In caso di comparsa di sintomi, la persona deve avvertire immediatamente il MMG/PLS e l’operatore di Sanità Pubblica che attiva presso il domicilio la procedura di esecuzione del test; indossare la mascherina chirurgica (da fornire all’avvio del protocollo) e allontanarsi dagli altri conviventi; rimanere nella sua stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale, in attesa dell’eventuale trasferimento in ospedale.