Operazione Masterchef, droga in carcere: fissati gli interrogatori

Masterchef
Il colonnello Befera del comando provinciale dei carabinieri di Latina e il comandante della Polizia penitenziaria Pierluigi Izzo

Sono stati fissati gli interrogatori delle persone colpite dall’ordinanza nell’ambito dell’operazione Masterchef. Saranno interrogati giovedì i due indagati finiti in carcere, il 26enne Michele Petillo, difeso dall’avvocato Alessia Vita, e il 40enne Salvatore Scava.

I due compariranno davanti al giudice per le indagini preliminari Molfese, nel carcere di via Aspromonte, proprio dove arrivava la droga che sarebbe stata consegnata da loro a chi poi la portava nell’istituto penitenziario. Un interrogatorio di garanzia davanti al gip durante il quale potranno fornire la loro versione dei fatti.

Saranno ascoltati invece venerdì gli altri indagati, assistiti dagli avvocati Marciano e Bruno Luberti. Si tratta di Stefania Milosevic, 55 anni, di Latina, agli arresti domiciliari, di Jamel Dridi, 34 anni, Thomas Di Prospero, 22 anni, e Chiara Barillari, 26 anni, tutti e tre agli obblighi di firma.

Sono accusati a vario titolo di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione rientra nell’inchiesta Astice e Petrus, che aveva portato all’arresto anche di due agenti penitenziari, proprio perché avrebbero permesso il passaggio all’interno dell’istituto penitenziario di droga, ma anche di altri prodotti di cui beneficiavano alcuni detenuti.