Prescriveva farmaci stupefacenti ai braccianti, D’Amato: “Il medico sarà licenziato”

Nella giornata di ieri ricordiamo, esserci stato l’arresto di un medico di medicina generale accusato di prescrivere farmaci ad azione stupefacente per finalità non terapeutiche ai suoi assistiti di nazionalità indiana, per lo più impiegati nel settore agricolo. Giustificava l’assunzione del medicinale, per consentire loro di effettuare dei gravosi turni di lavoro attestando anche falsamente esenzioni di ticket sanitario.

In merito a quanto accaduto l’assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazione, Alessio D’Amato è intervenuto dichiarando: “Quanto è accaduto ai braccianti di Sabaudia è inaudito. Servirsi del Servizio Sanitario per prescrivere farmaci non necessari che, se usati in maniera non controllata e conforme posso essere dannosi, è gravissimo. La Regione Lazio per la parte di propria competenza prenderà provvedimenti, il medico di medicina generale ha violato il giuramento di Ippocrate e si aprirà la procedura di licenziamento e deferimento all’Ordine dei medici per la suprema sanzione. Cittadini e lavoratori devono poter avere piena fiducia nel Servizio Sanitario”.

La reazione dell’ASL

La Direzione aziendale in una nota ha espresso ferma condanna per l’esecrabile comportamento del dott. S.C, medico di medicina generale, convenzionato con la Asl pontina, arrestato con l’accusa di aver prescritto, senza alcuna indicazione terapeutica, stupefacenti (ossicodone), a oltre 200 suoi assistiti.

Il caso evidenzia una condotta gravissima da parte del medico di medicina generale sotto diversi profili.