Pulizie nelle scuole, lavoratori senza stipendio. A Latina la solidarietà comunista: necessario ripensare a un servizio in house

“Non possiamo permettere che circa un migliaio di lavoratori resti senza stipendio e che si metta a rischio il diritto allo studio di migliaia di studenti dei territori di Latina e Frosinone. Per questo ci siamo attivati con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e abbiamo inviato una lettera anche ai Prefetti delle due città, con l’ obiettivo di risolvere la situazione innescata dalle inadempienze della RTI – Ma.ca, Servizi Generali e Smeraldo”. Così qualche giorno fa in una nota congiunta il vicepresidente della Regione Lazio con delega alla Formazione, Diritto allo Studio, Università e Ricerca e Attuazione del Programma, Massimiliano Smeriglio e l’assessore al Lavoro e nuovi diritti, Claudio Di Berardino.

E’ di oggi una nota stampa del Partito Comunista e Fronte della Gioventù Comunista di Latina con la quale esprimono solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori delle ditte impegnate nella pulizia delle scuole, che non percepiscono il salario da svariati mesi: “Questa vergognosa situazione è figlia dell’esternalizzazione dei servizi, che come unico risultato ha prodotto un impoverimento di lavoratrici e lavoratori, e una maggiore spesa per lo Stato che, da conti fatti da varie organizzazioni, incrementerebbe di svariati milioni l’anno per lo stesso servizio”. Partito comunista e Fronte della gioventù comunista ricordano che la situazione attuale “si ripete ciclicamente (a Latina anni fa i lavoratori per protesta salirono sul tetto del liceo Majorana) dovuto al fatto che il servizio non sia più sotto il controllo dello Stato, prestandosi così inevitabilmente alla speculazione sulle spalle dei lavoratori del settore”. “Ancora più tragica e drammatica – si legge nel comunicato comunista – appare la vicenda stando alle dichiarazioni dei sindacati quando parlano di ’situazione di indigenza ed emergenza sociale’’ delle lavoratrici e dei lavoratori interessati all’appalto della pulizia delle scuole; oltre che di ’grandissima situazione di illegalità’”. Per i compagni occorre ripensare immediatamente a ristabilire un servizio in “house’’.

“Fa specie – conclude la nota – che personaggi della politica che in maniera indiretta hanno appoggiato vari governi responsabili della distruzione delle scuole pubbliche, parlino di rischio di compromissione al diritto allo studio. E’ il momento questo di unire le lotte di studenti e lavoratori su un fronte unico contro l’attacco al diritto allo studio e al lavoro figlio di un’unica politica di devastazione sociale”.