Rifiuti nel Lazio, la Lega: servono più impianti o il sistema va in tilt, situazione più critica che in Campania

Angelo Tripodi

L’emergenza rifiuti della regionale Lazio non piace affatto alla Lega che attacca l’amministrazione di centrosinistra “incapace” di pianificare, bonificare e di puntare all’autosufficienza con il risultato di favorire il trasporto di tonnellate e tonnellate di rifiuti al giorno fuori regione. Orlando Angelo Tripodi, consigliere regionale eletto a Latina, capogruppo del Carroccio punta il dito contro gli avversari mettendo in evidenza il fatto che se da un lato spingono per le discariche di servizio dall’altro mantengono la delibera 199/2016 che prevede l’aumento delle volumetrie dei siti esistenti in caso di emergenza (delibera che potrebbe riaprire anche la discarica di Borgo Montello?). Un’emergenza appunto che, per la Lega, fa paura nel Lazio, con punte di criticità superiori a quelle della Campania.

”Non si può più attendere – dichiara Tripodi in una nota stampa – Gli impianti sono vitali per il ciclo dei rifiuti e la politica deve assumersi la responsabilità di individuare una soluzione chiara per lo smaltimento. Nessuno intende rinunciare alla raccolta differenziata, ma il suo progressivo aumento rischia di mandare in tilt il sistema a fronte di una carenza di impianti. Ad esempio, il Lazio non ha impianti sufficienti per smaltire l’umido prodotto! Una questione politica non di poco conto, ma la classe dirigente preferisce rimpallarsi le responsabilità  e inviare centinaia di tonnellate di rifiuti fuori regione o all’estero con un aggravio dei costi sborsato dai cittadini! Un vero paradosso, cominciando dall’energia prodotta con i rifiuti nostrani e poi rivenduta al nostro Paese. Noi siamo estremamente convinti che devono essere individuate delle aree pubbliche dove costruire nuovi impianti, a partire dai termovalorizzatori, attraverso una gara pubblica. Anche le discariche, seppure di minori dimensioni rispetto a quelle autorizzate in passato, sono necessarie alla chiusura del ciclo, e forse ragionare sulla loro realizzazione in aree da bonificare, concilierebbe la soluzione a minor impatto ambientale. Però è evidente che la direzione presa finora non è quella giusta, basti vedere il proliferare di discariche abusive sul territorio regionale e dei numerosi incendi negli impianti di trattamento di rifiuti. Quindi bisogna parlare di pianificazione, di bonifiche e di autosufficienza”.

“Per questo – continua il capogruppo del Carroccio – in occasione del Consiglio straordinario di lunedì punteremo i piedi e chiederemo l’ennesimo esame di maturità ad una politica miope, capace di tutelare solo gli interessi di parte. Basti pensare che il centrosinistra regionale spinge ancora per le discariche di servizio e, intanto, con la delibera 199/2016 sarebbe pronta ad aumentare le volumetrie ai siti esistenti in caso di emergenza! Siamo davvero preoccupati per il Ciclo dei rifiuti e un piano regionale ormai obsoleto, il cui aggiornamento arriverà, forse, solo a metà 2019 dopo quasi sette anni. La situazione del Lazio è più critica della Campania, ma nessuno sembra essersene accorto”.