Sanità Lazio, De Vito: “Situazione negli ospedali al collasso”

Francesca De Vito, consigliera al Gruppo Misto della Regione Lazio, in una nota ha fatto il punto della situazione di caos all’interno degli ospedali, nei pronto soccorso e nel personale delle ambulanze:

“Mi arrivano segnalazioni di cittadini disperati, ieri una testimonianza che parla di accesso al Pronto Soccorso intorno alle 13,00, con sintomi ascrivibili al Covid e dolori al torace. Viene quindi effettuato il tampone molecolare senza il quale non si può attivare alcuna procedura, peccato però che il risultato dell’esame sia arrivato solamente alle 22,30 e solo allora si provvede al ricovero con una diagnosi di polmonite, quasi dieci ore per un referto urgente.
Mi riferiscono inoltre di attese che arrivano anche a 6 giorni per avere risposte ai tamponi – continua la consigliera – non parliamo di altre analisi, comprese quelle dei malati oncologici, lo trovo assurdo e inaccettabile e le cronache cominciano a fornire segnalazioni di centinaia di casi simili. Molti ospedali sono in carenza di personale sia medico che sanitario ma il problema è anche quello della capienza”.

“Continuo a ripetere che da mesi si parla di una ulteriore ondata di contagi – incalza De Vito – ed è fuori da ogni logica investire in nuove inaugurazioni e progetti di costruzioni di altri nosocomi senza pensare di riattivare quelle strutture esistenti che sarebbero disponibili in breve tempo, come il San Giacomo o il Forlanini, oltre ad incrementare il personale necessario affinché si scongiurino carenze di risorse fondamentali per la cura di altre patologie comunque gravi”

“Un caos che coinvolge a catena tutti i settori della sanità, compreso il servizio Ares118 costretto a tenere le ambulanze, non certo in esubero, ferme fuori dagli ospedali con i pazienti a bordo. Un errore gravissimo di strategia che oggi si palesa in tutto il suo fallimento. Bravi, bravissimi a dichiarare di essere tra i primi per numero di vaccinati – conclude – ma dietro questa coltre di fumo c’è un intero territorio in sofferenza sul quale la Regione ha perso completamente il controllo. Mi sento di fare un unico ringraziamento a tutto il personale medico e sanitario che, allo stremo delle forze, ancora dimostra grande senso di responsabilità e professionalità.”