Scuola e coronavirus, dal 1° settembre parte il recupero delle materie per gli studenti in difficoltà

Il 14 settembre si riparte con il nuovo anno scolastico, ma dal primo settembre partono i recuperi per gli studenti che, a causa dell’emergenza epidemiologica, a giugno presentavano apprendimenti non pienamente raggiunti o non completamente sviluppati.

Il DL 22/2020 ha disposto che le attività concernenti PIA (piano di integrazione degli apprendimenti) e PAI (piano di apprendimento individualizzato) possano svolgersi a partire dal giorno 1° settembre e, se necessario, nel corso di tutto l’anno scolastico 2020-2021, secondo tempi, forme e modalità stabilite dalle singole autonomie scolastiche.

“In presenza di una o più insufficienze – ha chiarito il Ministero dell’Istruzione, a seguito di alcune richieste – i docenti contitolari della classe o il consiglio di classe hanno predisposto, al termine dell’anno scolastico 2019-20, un piano di apprendimento individualizzato (PAI) in cui hanno indicato, per ciascuna disciplina, gli obiettivi di apprendimento da conseguire, ai fini della proficua prosecuzione del processo di apprendimento nella classe successiva, nonché specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento.
Hanno inoltre individuato, nella medesima funzione valutativa, le attività didattiche eventualmente non svolte rispetto alle progettazioni di inizio anno e i correlati obiettivi di apprendimento, i quali hanno costituito l’oggetto di una nuova progettazione finalizzata alla definizione di un piano di integrazione degli apprendimenti (PIA).
Si tratta non di un mero adempimento formale – aggiunge il MI – ma della necessità di garantire l’eventuale riallineamento degli apprendimenti, da raggiungere nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, stante anche il non omogeneo sviluppo, nell’anno scolastico 2019/2020, delle attività svolte attraverso la didattica a distanza. Lo sforzo compiuto lo scorso anno scolastico è stato considerevole ed è stato per molti versi
esemplare di come comunità educanti coese abbiano dato una pronta risposta alla necessità di garantire, seppure in una situazione drammatica, il diritto all’istruzione, anche attraverso un aggiornamento in situazione assolutamente da encomiare. Si tratta ora di recuperare ciò che si è inevitabilmente perso, perché un ambiente didattico virtuale, anche nelle migliori realtà, non è assimilabile alla relazione educativa in presenza nelle nostre classi. E non è un caso che alcune delle istituzioni scolastiche che pure della DAD sono state le punte più avanzate, abbiano predisposto i PIA e i PAI, consapevoli del dovere (e anche del diritto) di colmare le eventuali lacune. E’, in fondo, quello che il Paese si aspetta dalle proprie scuole: dare il meglio, anche nella difficoltà, affinché si realizzi, per tutti e per ciascuno, quanto previsto dalla Carta Costituzionale”.

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"La smetta di frequentare il passato, cerchi di frequentare il futuro" (A. Tabucchi, "Sostiene Pereira", 1994). Ho amato il lavoro di giornalista anche grazie a questo libro. Guardare avanti sempre, con ottimismo e fiducia, credo sia la ricetta giusta. Amo la libertà di pensiero, costruttiva, priva di luoghi comuni. Da una vita sulla carta stampata e sul web, con qualche passaggio in radio, scrivo di cronaca e di politica. Laureata in Scienze della Comunicazione. Giornalista pubblicista dal 2008.