Un 57enne di Terracina, già noto alle forze dell’ordine per vari precedenti, è stato arrestato dagli agenti del Commissariato locale con l’accusa di danneggiamento e atti persecutori. Il tutto è nato dall’ennesima denuncia di una donna, sua vicina di casa, che ha ripercorso tutti i vari episodi con cui l’uomo si era reso protagonista di minacce e ritorsioni portando così la donna a vivere, quotidianamente, in uno stato di ansia e paura.
La donna ha raccontato un episodio già denunciato nell’agosto del 2022, quando il 57enne agitando due accette, aveva insultato lei e la figlia minore minacciandole. La stessa ha poi raccontato che in seguito a quell’episodio ce ne erano stati ulteriori in cui l’indagato le aveva lanciato oggetti dalla finestra quando la vedeva rientrare a casa nonché altri episodi di minacce e offese, fino a quando nel dicembre 2023 la donna uscendo dalla sua abitazione per recuperare la sua autovettura si era accorta che la fiancata lato destro della stessa era stata visibilmente graffiata, mentre sul finestrino della vettura c’era una scritta offensiva nei suoi confronti. In quella stessa occasione l’indagato aveva inveito contro di lei e con fare minaccioso le aveva confermato le responsabilità per il danneggiamento, ammissione confermata anche da un altro testimone sentito dagli investigatori.
La donna ha raccontato alla Polizia che lei e la sua famiglia erano costretti a vivere in un costante stato di ansia e paura non potendo cambiare abitazione perché non avevano altra disponibilità, tanto che dopo l’escalation di violenze e minacce poste in essere nei suoi confronti dall’indagato, la figlia si rifiutava di andare a scuola perché aveva paura per la sua incolumità, e lei invece era stata costretta a rientrare a casa solo quando c’era il marito e a parcheggiare l’auto in altri posteggi per evitare che l’indagato potesse nuovamente danneggiarla.
A seguito della denuncia i poliziotti hanno effettuato approfondimenti investigativi di concerto con l’A.G. e sulla scorta degli elementi raccolti dal personale del Commissariato di Terracina, l’A.G. ha richiesto l’applicazione di un’idonea misura cautelare al G.I.P. che, concordando con il quadro indiziario prospettato, ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari, con applicazione di dispositivo di controllo elettronico e con previsione, nella stessa Ordinanza, che in caso di mancanza di consenso alla controllo elettronico, all’uomo sarebbe stata applicata la custodia cautelare in carcere.
L’uomo rintracciato da personale della Polizia Giudiziaria di Terracina, all’atto della esecuzione dell’Ordinanza, non indicando un luogo idoneo ove scontare la misura degli arresti domiciliari e non prestando il consenso all’applicazione dei dispositivi di controllo elettronico, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’A.G.