Indennizzi non pagati ai dipendenti INPS in quarantena, la denuncia del CLAS

Il Sindacato nazionale CLAS ha inviato una richiesta urgente di incontro inviata direttamente al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in cui si evidenzia che i lavoratori del settore privato, costretti a periodi di quarantena nel 2021, non saranno indennizzati per tale periodo di fermo.

“Questa paradossale situazione è ancora più grave per i lavoratori fragili, lavoratori impossibilitati a svolgere mansioni da remoto ed obbligati a rientrare in servizio, a differenza di tutte le categorie di lavoratori, che invece possono continuare a svolgere la propria attività in smart working. – denuncia il Sindacato CLAS – Alcune di questi lavoratori non possono effettuare le loro prestazioni in modalità telematica né essere adibiti a diversa mansione. Si tratta di attività che riguardano soprattutto i comparti della manifatturiera: trasporti, tessili, edilizia, agricoltura, turismo, servizi, commercio ecc, centinaia di professionalità che rimangono escluse proprio per la tipologia di lavoro svolto. Tutta questa platea di lavoratori fragili, non essendo stata riconfermata l’equiparazione a ricovero ospedaliero il periodo di assenza da lavoro, sarà costretta a rientrare in servizio o ad utilizzare la propria malattia”.

In una nota Davide Favero, presidente nazionale del Sindacato CLAS, sottolinea: “È più volte intervenuto sulla vicenda, affinché si prenda atto del buco normativo e della discriminante che si è venuta a creare tra categorie di lavoratori, ponendo immediata soluzione che vada a tutelare e salvaguardare i lavoratori e le lavoratrici in condizione di fragilità. Per questo abbiamo scritto al presidente Draghi e al Ministro Orlando chiedendo di essere ascoltati e di intervenire a tutela dei lavoratori fragili e della platea di lavoratori che hanno affrontato la quarantena e si trovano privi di copertura economica”.