Terracina, compostaggio a Morelle: la Lega si mette di traverso

Il consiglieri Valentino Giuliani e Domenico Villani

La Lega si mette di traverso alla realizzazione a Terracina di un impianto intercomunale per il compostaggio nella sede di Morelle.

L’idea di trasformare il vecchio sito di trattamento di rifiuti, oggi utilizzato come deposito, in un moderno impianto di trasformazione dei rifiuti umidi in compost ed energia non piace affatto al partito di Matteo Salvini che ritiene sì apprezzabile che Terracina possa diventare autonoma nella chiusura del ciclo dei rifiuti ma altrettanto censurabile che la stessa possa diventare la soluzione per tutti gli altri comuni del sud della provincia di Latina o per Roma.

Per queste ragioni i consiglieri comunali Valentino Giuliani, Fulvia Pisa, Gianluca
Corradini, Massimiliano Tocci e Domenico Villani hanno presentato un’interrogazione per avere chiarimenti dal sindaco o dall’assessore al ramo sull’eventuale impatto in zona agricola del realizzando progetto, se oltre al biometano l’impianto produrrebbe energia elettrica, quali compensazioni ambientali ed economiche sono previste per il tessuto agricolo e cittadino, chi pagherà le spese di bonifica al termine del ciclo vitale dell’impianto, quali sono gli strumenti dell’amministrazione per garantire la tutela della salute e dell’ambiente e se Asl, Arpa e Ispra vigileranno sul sito.

Infine nell’interrogazione della Lega due quesiti di natura più prettamente politica per sapere chi ha rappresentato il Comune di Terracina nell’Assemblea dei Sindaci,
riunitasi in data 16 marzo 2018 per discutere il Piano Provinciale dei Rifiuti, e sulla base di
quale atto amministrativo e politico ha promosso il centro di Morelle come sede
dell’impianto anaerobico per la produzione di biometano, e per quale ragione non si è interessati la competente commissione consiliare e il Consiglio comunale di Terracina, atteso che l’impianto è di proprietà dell’ente municipale.

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