(T)here on tour, i giovani imprenditori sognano una nuova Latina

Si sono riuniti ieri pomeriggio, al museo Cambellotti di Latina, i Giovani imprenditori di Unindustria per disegnare una città diversa. Il (T)here on tour è arrivato nel capoluogo pontino ed è stato un momento per sognare cambiamenti epocali che possano dare una svolta non solo all’economia, ma anche alla qualità della vita dei residenti.

Sono imprenditori che amano il posto dove vivono e vorrebbero vederlo diverso. Lo hanno spiegato in un luogo, il museo Cambellotti, in piazza San Marco, che come ha detto il presidente di Unidustria, Giorgio Klinger, è il simbolo del cambiamento, del guardare avanti.

“La città – ha spiegato ieri nel suo intervento – è sempre stata abbinata ad un momento storico difficile che ha avuto conseguenze complesse per tutto il paese. Dobbiamo ora superare questo e guardare avanti.

So che il problema più sentito è quello delle infrastrutture e allora bisogna chiedere qualcosa che magari potrà realizzarsi in un lungo periodo, ma che può davvero cambiare radicalmente – anche all’esterno – la concezione della città. Dobbiamo chiedere con coraggio di deviare la linea del treno e farla arrivare in città. Dobbiamo avere la stazione vicina e non a 20 minuti.

E poi ovviamente comunicazioni stradali decenti. Nessuno va in un albergo di lusso se poi è costretto a stare in auto ore per raggiungere qualsiasi posto. E lo stesso vale per gli industriali: nessuno verrà ad investire qui se non ci sarà una comunicazione su gomma efficace”.

Ha fatto quindi un discorso su Roma e sui problemi che crea alle città limitrofe. Però, ha detto, può essere anche un’opportunità, “possiamo approfittarne”.

“Per esempio per la produzione di energia. Ci sono grosse novità. Sì sta facendo tanto. In Italia poco e a Latina non si sta facendo nulla. Non è facile ma si tratta di un servizio essenziale. Si potrebbe sviluppare energia elettrica. E’ chiaro che dobbiamo pretendere metodi moderni e il minore impatto possibile.

Un’altra cosa fondamentale è l‘acqua. Latina e l’agro pontino hanno sviluppato rispetto al Lazio una maggiore competenza. Ed è il problema del futuro. Il cambiamento climatico esige un ripensamento della politica idrica. Latina lo può fare perché ha le competenze. Vorrei quindi un ente che rimettesse al centro la risorsa acqua e che sia a Latina per tutta la regione.

C’è infine il discorso abitativo. Roma ha un problema in questo senso. Latina potrebbe essere l’alternativa. Per questo bisogna abbellirla e rifare un piano urbano: ripensare la nostra città”.

All’evento era presente anche il sindaco di Latina, Damiano Coletta. “Ho visto più volte ripetuta nel programma l’idea di ‘futuro sostenibile’: questa cultura deve far parte di ciascuno di noi. Allora in quale direzione andare? Vorrei capirlo anche dialogando con le imprese. Come ripensare le infrastrutture e puntare a una città tecnologica. Sulla classifica della qualità della vita siamo scesi in basso, le criticità sono molte, ma una ci ha fatto precipitare: il tasso di occupazione. L’economia sta soffrendo e dobbiamo fare sistema.

Il polo universitario sta investendo 10 milioni di euro per il campus universitario e sta per partire la nuova facoltà quinquiennale di chimica farmaceutica, per rispondere alla domanda di lavoro in questa provincia.

L’altro giorno abbiamo presentato la guida di Repubblica della provincia di Latina. Un piccolo passo, ma queste cose mese tutte insieme, facendo sistema, possono essere attrattori anche nel turismo.

Voi come giovani imprenditori – ha aggiunto Coletta – siete un anello della catena con cui è necessario dialogare al di là di ogni strumentalizzazione politica per supportare un’economia che in qualche modo deve rilanciarsi”.

Hanno quindi parlato i giovani imprenditori che hanno spiegato dal loro punto di vista cosa manca a Latina. Paolo Di Cecca, che si occupa di logistica ha sottolineato di nuovo l’inadeguatezza delle infrastrutture, di strade, ma anche di scali merci. Sono quindi intervenuti Isabella Carpineti, Raffaele Giuliano. Il presidente del gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria, Eugenio Samori, ha moderato l’incontro offrendo anche alle persone intervenute un momento musicale intenso. La politica dovrà ascoltare anche loro, che sul territorio lavorano e investono.