Zanzara Chikungunya, torna l’allarme: un caso ad Aprilia

Chikungunya

Torna l’allarme per la zanzara Chikungunya. Un uomo di Aprilia ha contratto la malattia, che viene trasmessa dalla zanzara del genere Aedes.

A renderlo noto il Comune di Aprilia dopo che il Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Latina ha informato il sindaco. L’uomo cui sono stati riscontrati i sintomi, residente ad Aprilia in via Vanzina, è appena rientrato da un viaggio in Brasile.

A tutela e salvaguardia della salute pubblica, come richiesto dalla Asl di Latina e seguendo le indicazioni e le modalità dettate dal Ministero della Salute (“Piano nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare Aedes), il Comune di Aprilia sta provvedendo in via cautelativa alla disinfestazione della zona vicino a via Vanzina, per un raggio di 200 metri.

Le disposizioni contenute nell’ordinanza del sindaco

Per questo tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive, ricreative e sportive e, in generale, tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di spazi all’aperto nell’area dovranno permettere l’accesso agli operatori della ditta C&C Disinfesta S.r.l. incaricata per le vie brevi del servizio di disinfestazione; tenere le finestre chiuse durante le ore di esecuzione del trattamento di disinfestazione adulticida anche questa notte dalle 23 del 1 giugno fino alle 4 del 02/06/2019.

Prima del trattamento adulticida nei giorni e orari sopraindicati: raccogliere la verdura e la frutta degli orti pronta al consumo o proteggere le piante con teli di plastica in modo che non sia direttamente investita dal prodotto.

Eventuali piscine in esercizio devono essere adeguatamente coperte per evitare la contaminazione dell’acqua; tenere al chiuso gli animali domestici e proteggere i loro ricoveri e suppellettili (ciotole, abbeveratoi, con teli di plastica; durante il trattamento adulticida nei giorni e orari sopraindicati: restare al chiuso con finestre e porte ben chiuse, sospendere il funzionamento di impianti di ricambio d’aria, non tenere stesi indumenti e biancheria ad asciugare all’esterno delle abitazioni.

In seguito al trattamento si raccomanda di procedere, con uso di guanti lavabili o a perdere, alla pulizia con acqua e sapone di mobili, suppellettili e giochi dei bambini lasciati all’esterno e che siano stati esposti al trattamento; in caso di contatto accidentale con il prodotto insetticida lavare abbondantemente la parte interessata con acqua e sapone.

La cittadinanza è anche invitata ad evitare l’abbandono definitivo e temporaneo negli spazi aperti, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, di contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana; evitare qualsiasi raccolta di acqua stagnante anche temporanea; procedere, nel caso di contenitori non abbandonati allo svuotamento dell’eventuale acqua in essi contenuta e alla loro sistemazione in modo da evitare raccolte di acqua a seguito di pioggia; diversamente, procedere alla loro chiusura mediante rete zanzariera o coperchio a tenuta e allo svuotamento settimanale sul terreno, evitando l’immissione dell’acqua nei tombini; trattare l’acqua presente nei tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche presenti negli spazi di proprietà provata, ricorrendo a prodotti di sicura efficacia larvicida; tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, sterpi e rifiuti di ogni genere, sistemandoli in modo da evitare il ristagno delle acque meteoriche o di qualsiasi altra provenienza;  provvedere, nei cortili e terreni scoperti, al taglio periodico dell’erba onde contrastare l’annidamento di adulti di zanzare; svuotare le piscine non in esercizio e le fontane o eseguirvi adeguati trattamenti larvicidi; sistemare tutti i contenitori e altri materiali (es. teli di plastica) in modo da evitare la formazione di raccolte di acqua in caso di pioggia; stoccare i copertoni, dopo averli svuotati di eventuali raccolte di acqua al loro interno, al coperto o in contenitori dotati di coperchio o, se all’aperto, proteggerli con teli impermeabili posizionati in modo tale da evitare raccolte di acqua sui teli stessi.

Insomma tutta la popolazione è invitata a collaborare per ridurre al minimo i rischi.