Latina, il futuro di Abc condizionato da eventi a incastro. Invocata un’operazione verità

Giuseppe Berretta, Silvio Ascoli e Linda Faiola di Abc

Le commissioni Bilancio e Ambiente del Comune di Latina, riunite questa mattina in seduta congiunta, hanno espresso a maggioranza parere favorevole alle proposte di deliberazione del Consiglio comunale relative al Pef (Piano economico e finanziario) del servizio di igiene urbana e alle tariffe Tari. Rinviato a lunedì prossimo in commissione Ambiente l’esame delle altre due proposte deliberative relative agli atti fondamentali di Abc e alle spese di finanziamento.

La seduta congiunta, indetta dai presidenti Dario Bellini ed Ernesto Coletta, ha visto la partecipazione degli assessori Roberto Lessio e Gianmarco Proietti, con deleghe rispettivamente all’Ambiente e al Bilancio, dei dirigenti comunali Giuseppe Bondì e Giuseppe Manzi, dei servizi Ambiente e Bilancio, del funzionario comunale supercontrollore di Abc Diego Vicaro, del vice presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda speciale Abc Linda Faiola e del direttore generale di Abc Silvio Ascoli, accompagnato dal dipendente Giuseppe Berretta. Il dibattito si è aperto con numerose polemiche ed eccezioni.

Ad aprire le “danze” delle mozioni d’ordine è stato il consigliere del gruppo misto Salvatore Antoci il quale ha chiesto, prima di affrontare i temi posti all’ordine del giorno, che l’amministrazione riferisse in ordine alla sentenza del Consiglio di Stato. Mozione respinta da Lbc, nonostante l’assist ad Antoci da parte del consigliere leghista Matteo Adinolfi secondo il quale con la sentenza di ieri del Consiglio di Stato nessuno presterebbe più i soldi all’Abc: addio mutuo e quindi addio agli investimenti necessari all’azienda speciale per estendere il servizio di raccolta differenziata porta a porta. In merito, successivamente, l’assessore Proietti ha riferito che la giunta sta approfondendo gli effetti del verdetto e che presto i commissari saranno edotti.

Il consigliere Alessandro Calvi di Forza Italia ha sottolineato il fatto che le proposte deliberative all’ordine del giorno fossero sprovviste del parere del collegio dei revisori dei conti e che quindi il loro esame avrebbe dato vita ad una discussione zoppa e anche probabilmente inutile.

La consigliera Nicoletta Zuliani del Partito democratico ha evidenziato che la stringente tempistica osservata per questioni importantissime mortifica il ruolo dei consiglieri nel fornire indicazioni politiche: “Noi non stiamo qui a ratificare il lavoro degli uffici né degli assessori. Non c’è tempo di discutere nulla, neanche sulla determinazione dei coefficienti K relativi alla Tari che possono favorire o penalizzare le diverse categorie degli utenti del servizio di raccolta rifiuti”.

E sui tempi stretti, rispetto alla scadenza del bilancio comunale in cui devono confluire anche i costi relativi al servizio di igiene urbana, ma anche e soprattutto ai tempi stretti di questa mattina, prima di tutto con l’assessore Proietti impegnato nella prima assemblea della consulta per la scuola e poi con l’assessore Lessio alle prese con il protocollo per la tutela delle coste, Calvi ne ha fatto una questione di mancanza di rispetto verso i commissari. Perché non scegliere un altro giorno per la commissione se chi deve partecipare sa già che è impegnato in altra sede?

L’assessore Proietti velocemente ha riferito ai commissari che la Tari 2019 è in linea con la Tari 2018 dal momento che il Pef del servizio rifiuti resta sostanzialmente inalterato, con una lievissima diminuzione di circa 4mila euro. Più tardi il dirigente Manzi ha spiegato che ciò che cambia, in merito alla determinazione della Tari, è il rapporto tra i costi fissi e i costi variabili. Lo scorso anno questo rapporto era pari, 12 a 12; nel 2019 il rapporto è di 11 a 14. Cifre in milioni di euro.

Ad illustrare il Pef ai commissari è stato l’assessore Lessio, partendo da una premessa fondata sulla sua interpretazione della sentenza del Consiglio di Stato: “Ad oggi non ci sono atti che il servizio di igiene urbana non lo debba svolgere l’Abc – ha detto -; non ci sono atti che ci impediscano di approvare il Pef 2019 che rispetto allo scorso anno segna 4mila euro in meno”. “E’ il secondo anno consecutivo che il Pef diminuisce – ha continuando Lessio entrando nel merito -, anche se in maniera lieve, dopo 15 anni di costanti aumenti. E se quest’anno non ci fosse stato l’aumento tariffario da 134 euro a 140 euro, determinato dalla Regione Lazio, per il conferimento dell’indifferenziato alla Rida Ambiente, sarebbe diminuito ancora di più rispetto ai 4mila euro. Ma il dato politico è un altro: con questo Pef non aumentiamo la Tari. Abbiamo previsto che nel 2019 la raccolta differenziata arriverà al 31%, grazie alle liquidità aggiuntive derivanti dai contributi della Provincia per favorire iniziative atte al miglioramento del servizio. Questa percentuale farà ridurre il quantitativo da conferire alla Rida Ambiente. A ciò andremo ad aggiungere le iniziative ulteriori messe in campo dall’amministrazione comunale. La prossima settimana il sindaco emetterà due nuovi provvedimenti, uno per l’implementazione degli ispettori ambientali e l’altro per la determinazione delle sanzioni per l’abbandono dei rifiuti e il conferimento scorretto. Nel 2017 il quantitativo dei rifiuti raccolti è stato di 67mila tonnellate, nel 2018 di 69mila tonnellate. Ecco, io credo che dobbiamo, tutti, impegnarci per ridurre la produzione di rifiuti e differenziare il più possibile i rifiuti prodotti. Solo in questo modo potremmo ridurre il costo complessivo del servizio e migliorare l’ambiente”.

Il Pef, che ha ricevuto voto favorevole da parte dei consiglieri di Lbc, ha ricevuto critiche da parte degli altri gruppi. “Mi trovo perfettamente d’accordo con Lessio quando afferma che bisogna che ciascun cittadino si impegni a produrre meno rifiuti, ma per il resto noto che Lbc da due anni e mezzo continua a rinviare alla prossima settimana ciò che poteva essere fatto la settimana scorsa – ha polemizzato Antoci -. Gli ispettori ambientali? Perché implementarli dalla prossima settimana e non prima? Perché non fare come hanno fatto moltissimi altri Comuni, ovvero di farsi aiutare dalle associazioni di volontariato? Questo è un argomento tabù”.

“Lo scorso anno nel Pef avevate scritto che la differenziata nel 2018 sarebbe stata del 40% – ha sottolineato Zuliani -, ma questo obiettivo non lo si è raggiunto. Oggi avete scritto che nel 2019 sarà del 31%. Ho l’impressione che scrivete quello che vi pare, ma state perdendo credibilità. E’ necessaria un’operazione verità. Basta con i dati sognati.”.

“Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il direttore generale di Abc di questa percentuale alla base del Pef”, ha detto Adinolfi, sollecitando l’intervento di Ascoli.

“Il fabbisogno dell’azienda speciale è di 13.036.661 euro – ha esordito il direttore generale Ascoli -, e al di sotto di questa soglia non è possibile scendere. Prudenzialmente abbiamo ritenuto che, con l’attivazione nel porta a porta per 42mila abitanti nell’ultimo trimestre del 2019, l’anno potrebbe chiudersi con una differenziata media del 27%, partendo dall’attuale 24% e prevedendo un 36% ad ottobre, novembre e dicembre. Queste previsioni sono prudenti e sono state effettuate prima che si sapesse dell’aumento tariffario per il conferimento alla Rida, rispetto al quale l’amministrazione ha chiesto di fare il possibile per chiudere al 31% il 2019. Mi si chiede se questo 31% è fattibile? Noi raccogliamo questa sfida, auspicando che si verifichino tutte le condizioni ad incastro”. E gli “incastri” più importanti sono sostanzialmente due: un mutuo di 8 milioni di euro e 850mila euro come corrispettivo, da parte del Comune, per servizi ulteriori. Insomma, 850mila euro subito per iniziare a spostare l’attuale servizio, fermo al 24% di differenziata, verso il primo step di fine anno, con il porta a porta a Latina Scalo, Borgo San Michele, in Q4 e Q5. “Intanto – ha concluso Ascoli – il 6 aprile sarà riattivata l’isola ecologica di via Massaro e contestualmente organizzata una giornata di pulizia delle spiagge aperta a tutti i cittadini; da lunedì e sottolineo da lunedì partiranno le multe per gli errati conferimenti dei rifiuti”.

Da parte sua Faiola, vice presidente del Cda dell’azienda speciale, ha detto che per quanto riguarda la sentenza del Consiglio di Stato la stessa è oggetto di un approfondimento legale, e che per il resto occorre sempre tener presente che l’Abc è limitata dal pareggio di bilancio, anche per il coinvolgimento dei lavoratori ex interinali della Latina Ambiente. In base a quanto riferito da Faiola, l’Abc nel 2018 è riuscita ad estinguere il debito per l’acquisto del ramo d’azienda, per il resto se si verificano le condizioni ad incastro, per usare l’espressione di Ascoli, a settembre forse si ha la possibilità di chiamare a lavorare altri interinali.

“Ma in tutto questo – ha sottolineato ancora una volta Calvi – abbiamo speso 50mila euro per il piano Contarina e invece si vuole portare avanti l’Abc con il vecchio piano industriale. Due milioni e mezzo di euro previsti per campagne di comunicazione, qualcuno deve spiegare meglio questa spesa a fronte di un piano di investimenti di otto milioni di euro”.