“Andate piano e se portate un amico andate ancora più piano”, la lettera della mamma di Angelo Mattoccia agli amici

La mamma di Angelo Mattoccia, il 17enne di Cisterna morto il 22 ottobre scorso in un incidente stradale a Sabaudia, ha scritto una lunga lettera agli amici del figlio per ringraziarli della presenza prima del funerale e per ammonirli perché facciano sempre attenzione: “Cari ragazzi, amici e fratelli del mio e vostro Angioletto.  Sono la mamma di Angelo. Non so da dove cominciare. Con il magone in gola, ma con un sorriso vi vorrei ringraziare tutti, ho trovato solo questa foto, ma so che mancano tanti altri.

Ieri ho visto quanti amici aveva mio figlio, vi conosco in pochi perché come sapete lui era molto riservato anche se sapevo e conoscevo le sue frequentazioni.  Ieri mi avete dato tanta forza, sembrava di aver mio figlio lì con me e sembrava che stesse sopra la moto con voi.

So che voi tutti non lo dimenticherete mai il vostro amico e fratello,  ma sono sicura che tutte quelle moto che c’erano (al funerale, ndr) mio figlio avrà messo la sua mano per aggiustarle.

Perché il suo garage era sempre pieno di moto e motorini.

Era orgoglioso del suo lavoro ed ogni chiamata di ognuno di voi lui partiva anche di notte, tanto che quando lo vedevo alzarsi di notte gli dicevo: “Angelo dove vai è tardi”, lui mi rispondeva: “Mamma da un mio amico, si è  fermata la moto che faccio lo lascio per strada?”. Io come mamma mi arrabbiavo però lo lasciavo andare, a volte andava di corsa e a volte mi vedeva arrabbiata tornava indietro e mi baciava in testa.

Ecco questo era Angelo. Mi raccomando ragazzi, vi parlo come una mamma che ha perso suo figlio: andate piano e se portate un amico con voi andate ancora più piano vi prego, lo dicevo sempre a mio figlio.

Amate la vostra vita e quella de gli altri, adesso purtroppo so che significa il dolore di una mamma quando perde un figlio e mai vorrei che nessuna mamma lo provasse questo dolore atroce.

Perciò ogni volta che accendete i motori pensata a Angelo e il dolore che prova la sua mamma e il papà e poi pensate i vostri genitori che non dovranno mai provare questo dolore. Vi amo tutti, uno a uno, perché vuoi amate mio figlio. La mamma del vostro Angioletto”.