Aprilia, omicidio suicidio: i corpi trovati in cucina. Fissate le autopsie

L'abitazione di via Chiaschio ad Aprilia in cui è avvenuta la tragedia

Diversi i colpi sparati da Calogero Cortese, il 48enne che questa mattina ha ucciso la moglie, Grazia Sicilia, 45 anni, e poi si è tolto la vita ad Aprilia. Difficile ancora quantificarli. Da questa mattina all’alba gli inquirenti sono al civico 1 di via Chiaschio, in zona Fossignano, ad Aprilia, dove è avvenuta la tragedia.

I corpi sono stati trovati in cucina e, dopo i rilievi effettuati dai carabinieri di Aprilia, agli ordini del tenente colonnello Riccardo Barbera, le salme sono state portate alla clinica della città per i tamponi per il coronavirus. Una volta avuti i risultati saranno trasferite all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove saranno svolte le autopsie. Il sostituto procuratore di turno, Martina Taglione, ha disposto l’esame autoptico che sarà svolto dal medico legale Maria Cristina Setacci.

E’ terminato intanto l’esame della madre di Cortese. La donna, 85 anni, che li aveva ospitati da qualche mese, ha tentato di rispondere alle domande degli investigatori anche se è in evidente stato di choc. Era in casa al momento degli spari e ha raccontato per quanto possibile quello che ha visto. Un testimone fondamentale per capire come si sono svolti i fatti. Al vaglio degli inquirenti anche i motivi che possano aver causato l’ultimo litigio tra i coniugi, due commercianti ad Aprilia già da qualche anno.