Cesare Battisti resta in carcere. E’ stata respinta la sua richiesta degli arresti domiciliari per scongiurare il contagio da coronavirus nell’istituto penitenziario di Oristano, dove è detenuto da quando è stato estradato, un anno fa.
Così ha scritto Adnkronos. La richiesta era stata presentata anche per i problemi di salute dell’ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo (Pac), nato a Cisterna e cresciuto a Sermoneta.
Nel marzo del 2019, dopo 40 anni di latitanza aveva ammesso gli omicidi che gli vengono da sempre contestati. Battisti è stato condannato per l’omicidio del maresciallo Antonio Santoro, ucciso a Udine il 6 giugno 1978, quello del gioielliere Pierluigi Torregiani e del commerciante Lino Sabbadin, che militava nel Msi, uccisi entrambi da gruppi dei Pac il 16 febbraio 1979, il primo a Milano e il secondo a Mestre; e quello dell’agente della Digos Andrea Campagna, assassinato a Milano il 19 aprile 1978.