Contratto di costa agro pontino, parte l’iter. Medici: “Orgogliosi del terzo posto”

I funzionari della Provincia di Latina hanno partecipato ieri ad una giornata dedicata al supporto per i contratti di fiume organizzata dalla Regione Lazio. Dopo il finanziamento della Regione Lazio del Contratto di costa dell’agro pontino ora enti e amministrazioni devono affrontare le diverse fasi previste dall’iter per arrivare alla sottoscrizione.

Il Contratto di costa dell’agro pontino è uno dei 19 progetti che hanno ottenuto il finanziamento e la Provincia di Latina è l’Ente capofila. Hanno aderito i Comuni di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, Sezze, Sermoneta, l’Ente Parco nazionale del Circeo, il Consorzio di bonifica dell’agro pontino, Acqualatina, la Camera di commercio di Latina e Unindustria e altre rappresentanze di associazioni del territorio.

Il Contratto, al quale è stato concesso un finanziamento di 20mila euro, si è classificato terzo nella graduatoria regionale e rappresenta uno strumento di programmazione strategica integrata per la gestione delle aree costiere in grado di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica del nostro territorio e riguarda l’ambito territoriale del bacino idrografico di Rio Martino, compresi i territori che si trovano tra la costa e i fiumi Sisto e Astura. Tale territorio corrisponde amministrativamente ai Comuni di Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e per una piccola parte Terracina, per una estensione totale di circa 440 chilometri quadrati.

L’iter prosegue velocemente e nelle prossime settimane ci sarà un ulteriore incontro in Regione per il supporto alla stesura del programma delle azioni.

“Siamo orgogliosi – commenta il presidente della Provincia Carlo Medici – di avere centrato un obiettivo così importante e di essersi aggiudicati i fondi per poter portare a compimento il Contratto di costa, terzo in assoluto nella graduatoria regionale. Allo stato attuale registriamo che alcune delle criticità ambientali più incisive sono sicuramente quelle legate alle conseguenze dei mutamenti climatici, alla fragilità dei nostri territori, e all’inquinamento ambientale: in un territorio come il nostro, particolarmente ricco di risorse idriche, con il Contratto di costa saremo in grado di mettere in campo politiche serie ed efficaci coinvolgendo fiumi, laghi, foci e costa. Politiche – conclude – che ci consentiranno peraltro di mettere in sicurezza del territorio e una maggiore qualità delle coltivazioni e dei corpi idrici della nostra provincia”.