Discarica Montello, bonifica incompiuta. Regione stoppa nuove volumetrie

Il terreno in cui Ecoambiente vorrebbe realizzare l'impianto di compostaggio. In lontananza un impianto biogas e alle spalle uno degli invasi di rifiuti coperti

La discarica di Borgo Montello non riaprirà. Almeno per ora. La Regione Lazio oggi pomeriggio, al tavolo della conferenza dei servizi indetta dal Comune di Latina, ha preso atto che la “mancata procedura di bonifica non consente di procedere all’esame della richiesta avanzata dalla società Ecoambinete di recuperare una volumetria di 38mila metri di rifiuti nel lotto B della discarica di Latina da essa gestita”. E’ quanto affermato da Massimo Toccacieli, dell’area Rifiuti della Regione.

Una notizia bella e una brutta per gli abitanti di via Monfalcone, perché se da un lato possono tirare un sospiro di sollievo, per il rischio scampato di vedersi abbancare accanto alle loro abitazioni altri 38mila metri cubi di rifiuti, dall’altro l’aria che respirano risulterebbe ancora ammalorata da un’eterna incompiuta qual è la bonifica. Almeno stando all’esito della conferenza di oggi.

Il 28 ottobre scorso l’Arpa Lazio si era presentata alla conferenza di servizi indetta dalla Regione Lazio per l’esame dell’istanza della Ecomabiente con una sonora bocciatura. E proprio a seguito del parere negativo di Arpa Lazio – settore suolo e bonifica – il Comune di Latina (rappresentato nell’odierna seduta dal direttore/segretario generale Rosa Iovinella, dal dirigente Giuseppe Bondì, dall’assessore Roberto Lessio e dal presidente della commissione Ambiente Dario Bellini) ha diffidato Ecoambiente ad effettuare il capping dell’invaso S zero entro sei mesi.

Come da richiesta di Arpa Lazio, Indeco ed Ecoambiente dovranno collaborare in contraddittorio con la stessa Arpa nell’esecuzione dei campionamenti. “La bonifica ad oggi non può dirsi conclusa”, hanno affermato i dirigenti Mauro D’Angelantonio e Marco Le Foche dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Regione Lazio.

Fissata, nel corso della seduta, la seguente procedura: la Regione Lazio dovrà fissare i limiti di soglia per vari inquinanti metallici; l’Arpa Lazio relazionerà; la Provincia di Latina dovrà effettuare il collaudo che non potrà essere autocertificato dalle due società interessate, Ecoambiente e Indeco. L’ente Provincia, rappresentato da Antonio Nardone del settore Ecologia e Ambiente ha concordato con l’Arpa su tutti gli aspetti procedurali.

Per Arpa le oscillazioni riscontrate dai valori relativi agli esami dei campionamenti effettuati sarebbero indice di instabilità non accettabile, lamentando anche il fatto che un solo  controllo sarebbe stato effettuato in contraddittorio Ecoambiente-Arpa.

Presente anche Amilcare Ruta dell’area dipartimentale Sanità pubblica della Asl pontina che, a riguardo, non ha esposto osservazioni.

Una seduta molto partecipata quella di oggi. Le due società interessate dalla procedura di bonifica sono state rappresentate dagli ingegneri Giorgio Cardona, amministratore delegato dell’Indeco, e Pierpaolo Lombardi, amministratore delegato di Ecoambiente, oltre che da altre figure della governance aziendale.

Ammessi a partecipare alla seduta anche gruppi di cittadini, il comitato di via Monfalcone con in testa il perito di parte Giorgio Libralato, Carla Piovesan e Dario Alibardi; Paolo Bortoletto dei Comitati Riuniti e Cristian Stano per la consulta.