Latina, Calvi: “Abc non funziona, ora lo dice anche Forlenza. Coletta scenda dal piedistallo”

Alessandro Calvi

La pesante critica alla gestione del servizio di igiene urbana di Latina mossa nei giorni scorsi da Salvatore Forlenza, noto manager di aziende di servizi, marito dell’assessore ai servizi sociali Patrizia Ciccarelli, nonché punta del movimento di Latina Bene Comune, offre lo spunto al consigliere comunale di Forza Italia Alessandro Calvi per una rinnovata disamina sui nodi dell’azienda speciale Abc. L’esponente di opposizione che riconosce a Forlenza “l’onestà intellettuale” invita il sindaco Damiano Coletta a “scendere dal piedistallo sul quale si è arroccato” per vedere meglio le condizioni in cui versa la città.

“Un’amministrazione miope, arrogante e priva di qualsiasi senso della realtà – attacca Calvi -. Questo è il filo conduttore del governo del sindaco Coletta che con la sua politica generalista in questi anni di amministrazione non è riuscito a risolvere un solo problema che attanaglia la vita dei cittadini. Tanto da riuscire ad attirare non solo le critiche puntuali dell’opposizione, che Coletta ha deciso di non ascoltare per partito preso, ma quelle dei suoi stessi sodali. L’ultima critica, aspra e puntuale, è arrivata in questi giorni da Salvatore Forlenza, manager di aziende che si occupano di servizi, uomo di punta del movimento che sostiene il sindaco di Latina, che rispetto alla non gestione del servizio rifiuti nel comune di Latina non ha usato mezzi termini sottolineando come Coletta e la sua giunta continuano a nascondersi dietro le parole per evitare di spiegare le ragioni della totale assenza di servizi ai cittadini”. ”

A Forlenza – prosegue l’esponente di opposizione – va riconosciuta l’onestà intellettuale di chi, spogliandosi di qualsiasi appartenenza, ha sfiduciato l’operato dell’assessore all’ambiente Lessio e del consiglio di amministrazione dell’azienda speciale ed ha parlato da cittadino mettendo in evidenza quanto sosteniamo da sempre: la scelta di creare una azienda speciale è stata azzardata, non produce effetti in termini di efficienza e qualità dei servizi. Elementi che come opposizione avevamo già messo sul tavolo nelle commissioni e in consiglio comunale dove sono emerse con prepotenza le criticità insite in una decisione portata avanti ad occhi chiusi da Coletta sollevando il dissenso di consiglieri della sua maggioranza come Olivier Tassi e il rilievo dei revisori dei conti nell’ultimo consiglio comunale che avevano messo in guardia proprio sulla mancanza di adeguata informazione ai consiglieri sull’operazione azienda speciale dei rifiuti che si stava mettendo in campo. Il risultato è che oggi esiste una azienda che non decolla ed ha già sulle spalle 125 mila euro di perdite nel primo anno. Un settore, quello dell’ambiente che a settembre non avrà più un dirigente, ed una azienda che non avrà più un direttore generale e che rischia di trasformarsi in un mostro senza testa con problemi sempre più grandi da affrontare a fronte del già difficile percorso intrapreso. Che esistano problemi nella gestione, raccolta, smaltimento dei rifiuti non è cosa nuova”.

“Sarebbe sufficiente – conclude il consigliere Calvi- che Coletta scendesse dal piedistallo su cui si è arroccato per notare che la città è sporca, che la spazzatura è ad ogni angolo delle strade, dei parchi, e che, la consecutio è scontata, il servizio non funziona. In questi mesi abbiamo sentito parlare Coletta di rifiuti zero, lo abbiamo visto giocare con le lettere dell’alfabeto. Ma non lo abbiamo mai visto mantenere fede agli impegni assunti con i cittadini anche sul fronte di quella tanto amata trasparenza come dimostra il fatto che il famoso comitato di sorveglianza sull’operato dell’Azienda speciale non è mai stato costituito. Oggi, purtroppo, l’unica certezza tra sommarietà amministrativa e propaganda politica è che le scelte messe in atto da Coletta e dalla sua giunta saranno pagate a caro prezzo solo dai cittadini privati di servizi e di una guida sicura”.