Pd, Forte stravince nei sondaggi. Le previsioni di Moscardelli: voteranno in 6mila

I candidati alle primarie del PD: Enrico Forte e Paolo Galante

 

E’ partito il countdown per le primarie di domenica 22 novembre e a scaldare il dibattito  ci pensa un sondaggio realizzato dall’Istituto Piepoli per Latinaquotidiano.it. Secondo i trecento intervistati in un campione eterogeneo per sesso e per età, il consigliere regionale Enrico Forte è in vantaggio con il 62% delle preferenze, mentre Paolo Galante, presidente di Ascom Confcommercio e Federalberghi e sostenuto dal senatore Claudio Moscardelli, si ferma al 38%. Secondo i dati dell’Istituto Piepoli, solo il 28% degli elettori del centrosinistra alle elezioni europee del 2014 sarebbe potenzialmente propenso a votare il 22 novembre alle primarie del PD e tra questi c’è ancora un 19% che è indeciso su quale candidato scegliere.

Luci e ombre sulla ‘fiducia’

Interessante anche il dato della fiducia, sul 60% degli intervistati che conosce Enrico Forte il 37% dichiara di fidarsi di lui (molto o abbastanza), il 29% di fidarsi poco e il 24% di non fidarsi per nulla. Per quanto riguarda Paolo Galante,  il 55% del campione dichiara di conoscerlo e il 22% dice di fidarsi di lui (molto o abbastanza) contro il 38% che si fida poco e un 23% che non si fida per nulla. Le  interviste telefoniche sono state effettuate tra il 14 e il 15 Novembre 2015 con metodo C.A.T.I. (Computer Assisted Telephone Interviewing) effettuate da intervistatori professionisti su un campione di 302 individui. Un campione rappresentativo della popolazione maggiorenne residente nel Comune di Latina, segmentato per sesso e classe di età.

Il voto, le previsioni di affluenza

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Intanto anche il senatore Claudio Moscardelli è voluto intervenire con un post su facebook invitando a temperare le polemiche di questi giorni e facendo una previsione sui votanti: “Gli incontri con i cittadini, con le associazioni, con il mondo del lavoro, del volontariato, dello sport, con tanti giovani che esprimono speranze, aspettative e preoccupazioni, si susseguono senza sosta. Galante suscita interesse e nuovi consensi. Al di la’ delle polemiche che ci dobbiamo lasciare alle spalle il PD e’ riuscito con le due proposte di candidatura di diverso profilo ad interessare tanti elettori. Prevedo per domenica prossima una forte partecipazione al voto per le primarie, superiore ai circa 6 mila partecipanti di 5 anni fa”.

Galante, l’università e la Sogin

Proseguono gli incontri dell’imprenditore che oggi avrà una riuione operativa con il suo gruppo e che sta preparando il dibattito finale di chiusura della campagna elettorale previsto per venerdì. Tra le recenti proposte quella di mettere al centro del programma l’università e quella di invitare la SOGIN, che gestisce il sito della centrale nucleare di Sabotino e alla Sapienza, a collaborare nel campo della ricerca della dismissione delle centrali. “La Sapienza è una delle università più importanti dell’Europa e la prossima amministrazione comunale – dice Galante – deve avere un’attenzione particolare per il suo sviluppo al fine di ampliare l’offerta degli studi universitari e i servizi per gli studenti, oltre a sviluppare la sua capacità di ricerca per innovare i processi produttivi e i prodotti del nostro tessuto industriale ed economico in generale”. Galante ha intenzione di chiedere al Magnifico Rettore Prof. Eugenio Gaudio di proseguire il programma di potenziamento della presenza a Latina individuando alcuni punti essenziali: “1) La sede di Latina diventi un’opzione strategica per l’Università La Sapienza.2) Ampliare l’offerta di studi come per esempio Scienze Motorie.3) In ragione dell’aumento degli studenti provenienti da tutta Italia occorre migliorare l’offerta di servizi come quello mensa, le residenze, il trasporto, la biblioteca, gli impianti sportivi. 4) La capacità di ricerca dell’Università deve essere sfruttata per il nostro sistema economico a partire dalle nostre industrie. E’ di vitale importanza questa capacità di Ricerca e Sviluppo sui processi produttivi e sui prodotti delle nostre imprese e rappresenta un punto di forza dei territori capaci di sfruttare questa potenzialità in Italia e in Europa”. Tra le proposte quella di chiedere a SOGIN, che gestisce il sito della centrale nucleare di Sabotino e all’Università La Sapienza di collaborare nel campo della ricerca della dismissione delle centrali.