“Ci sono costi enormi, non solo sociali ed ambientali, a carico della collettività, dovuti al fatto che l’irregolare ripulitura dei rifiuti genera danni per l’ambiente e la salute pubblica, si pensi ai roghi tossici nei campi rom, provocati spesso per ripulire il rame e altri metalli dalle guaine o altro, con conseguente immissioni nell’ambiente di sostanze tossiche come le diossine, ma anche costi per bonificare le aree e rimuovere i rifiuti”. Questo ha scritto il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma, Nicolò Marino, nell’ordinanza degli arresti per traffico illecito di rifiuti che porta dritti a Cisterna, come riportato in varie agenzie di stampa.
“Il modello di gestione dell’azienda studiato da Leopoldo Del Prete – dice ancora il gip – costituisce un’illecita concorrenza a fronte di aziende che in maniera regolare gestiscono i rifiuti con i relativi costi che, contrariamente a quanto fa Del Prete, non vengono scaricati sulla collettività”.
Il giudice va oltre e spiega come: “Per comprendere la straordinaria gravità dell’illecita condotta si ponga mente ai gravissimi danni prodotti all’ambiente e alla salute pubblica attraverso la sommatoria di tutti i casi riscontrati dagli inquirenti e documentati in atti. Anche l’analisi a campioni, documenta una attività d’impresa in toto improntata a una gestione palesemente illecita e priva di scrupolo alcuno”.
Nel traffico ci sarebbe anche il coinvolgimento di intere famiglie provenienti dai campi rom dislocati tra Roma e Latina. In questo senso il giudice dice come sarebbero “emblematiche le immagini delle entrate al Centro Rottami in cui in alcune ore si hanno carovane di mezzi carichi di ogni sorta di rifiuto con vari equipaggi intenti a selezionare la merce o ripulirla”.
A seguito dell’attività di monitoraggio è stato evidenziato che “esiste una vera e propria filiera del rifiuto che va dalla raccolta, alla cernita, ripulitura, vendita e trasporto per poi conferirli al Centro Rottami dove frazionano le modalità di pagamento in contanti sotto i 3 mila euro con fatture e autofatture”.