Sotto effetto di sostanze stupefacenti, ha provocato il tragico incidente di Borgo Piave, nel quale lunedì scorso ha perso la vita il 58enne di Aprilia Rocco D’Antona. Nel primo pomeriggio, la Polizia Stradale di Aprilia coordinata dal comandante Massimiliano Corradini, ha provveduto all’arresto del 26enne A. I.. Il giovane, raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesso dal gip della Procura di Latina, al momento dell’arresto, si trovava nei pressi dell’ospedale Agostino Gemelli di Roma, dove il figlio di 1 anno e mezzo che lunedì mattina viaggiava con lui a bordo della C3, si trova tutt’ora ricoverato in condizioni disperate. Stando alle ricostruzioni della Polizia Stradale di Aprilia, che ha effettuato i rilievi sul posto, D’Antona si era fermato presso la piazzola di sosta sulla corsia nord della Pontina all’altezza di Borgo Piave, quando è stato centrato in pieno dalla C3 guidata dal 26enne che ha perso il controllo del mezzo. L’apriliano è morto sul colpo, mentre il figlio del 26enne è rimasto gravemente ferito alla testa. Il seggiolino, male assicurato al sedile posteriore, non avrebbe retto l’urto e il bambino avrebbe colpito con il capo dei giochi in plastica legati dietro al sedile anteriore. Le analisi disposte dalla Polstrada hanno rivelato che il 26enne, originario di Ardea ma residente a Latina, sarebbe risultato positivo a oppiacei e metadone. Per lui è scattata la denuncia per omicidio colposo, lesioni gravissime e guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. La Procura di Latina, concordando con le risultanze investigative, ha ritenuto opportuno emettere l’ordinanza di custodia cautelare.